L’Unesco contro Donald Trump; la minaccia del Presidente:
Il Presidente americano ha minacciato tramite il suo profilo ufficiale di Twitter di colpire i siti culturali iraniani, nel caso si presenti una ritorsione da Teheran per l’uccisione del generale Qasem Soleimani, avvenuta qualche giorno fa.
Le dichiarazioni di Trump su Twitter:
«Ci attaccano e noi rispondiamo», ha dichiarato Trump attraverso un tweet, il 5 Gennaio. «Se ci attaccheranno di nuovo, cosa che gli consiglierei fortemente di non fare, li colpiremo ancora più duramente di quanto non siano stati colpiti prima».
Successivamente: «Gli Stati Uniti hanno appena speso duemila miliardi di dollari in armamenti di guerra. Siamo i più grandi e i migliori del mondo! Se l’Iran attaccherà una base americana, o qualsiasi americano, useremo contro di loro un po’ di queste bellissime armi nuove di zecca…e senza esitazione!»
I tweet che hanno scatenato la polemica:
«Perché mai non dovremmo colpire siti culturali iraniani?»
«A loro è consentito uccidere, torturare e mutilare la nostra gente e a noi non è consentito toccare i loro siti culturali? Non funziona così».
La protesta dell’Unesco:
In risposta a questi ultimi, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (ovvero l’Unesco) gli ricorda che ‘’Washington ha firmato la convenzione per la protezione dei siti culturali’’.
Di conseguenza, gli Stati Uniti sono responsabili di preservare i luoghi inseriti nel patrimonio culturale mondiale.
Difatti, secondo la Convenzione dell’Aia firmata nel 1954 da ben diversi 175 Stati, bombardare un monumento protetto equivarrebbe ad un “crimine di guerra”.
Il Pentagono difende Trump:
Dopo la denuncia dell’Unesco contro Trump, è arrivata la smentita da parte di un dipendente del Pentagono, in difesa del presidente.
Precisamente da Mark Esper, segretario alla Difesa degli Stati Uniti. Egli ha dichiarato in una conferenza stampa al Pentagono, tenuta il 6 gennaio, che «non ci saranno attacchi militari contro siti culturali in Iran, nonostante le precedenti dichiarazioni del presidente USA, Donald Trump».
I patrimoni culturali iraniani:
Attualmente in Iran sono 24 i siti culturali inseriti nell’elenco dell’Unesco. Altri 56 siti sono inseriti nella lista provvisoria.
Questi ultimi sono in attesa di esser presi in considerazione per la nomina ufficiale.
Ecco quali sono i siti culturali in Iran protetti dall’Unesco:
1.Complessi monastici armeni:
I complessi monastici armeni conservano tre insediamenti monastici cristiani: il Monastero di San Taddeo, il Monastero di Santo Stefano e la Cappella di Dzordzor.
Secondo l’Unesco rappresentano un’ottima dimostrazione degli scambi interculturali avvenuti tra le culture bizantina, sira, persiana, ortodossa e islamica. Perciò è riconosciuto e considerato un patrimonio dell’umanità dal 2008.
2.Bam e il suo paesaggio culturale:
Questa enorme cittadella sulla Via della seta fu costruita prima del 500 a.C. e restò in uso fino al 1850. Prima del terremoto del 2003, Arg-e Bam (ارگ بم in persiano, “cittadella di Bam“), era la più grande costruzione in mattoni di adobe al mondo.
Di conseguenza è riconosciuta come patrimonio dell’umanità dal 2004.
3.Le iscrizioni di Behistun:
Le Iscrizioni di Behistun sono delle iscrizioni multi-lingue situate sul Monte Behistun nella provincia iraniana di Kermanshah, nello shahrestān di Harsin, tra le più importanti iscrizioni antiche di tutto il Vicino Oriente. E’ stata riconosciuta come patrimonio dell’umanità nel 2006.
4.Maymand:
Maymand è un villaggio dello shahrestān di Shahr-e-Babak nella provincia di Kerman. È un villaggio preistorico dove i pochi abitanti, circa un centinaio, vivono all’interno delle grotte.
E’ stato riconosciuto come patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 2015.
5.Golestan Palace:
Il Golestan Palace è la residenza storica della dinastia reale Qajar. Si trova a Teheran, e si tratta del più antico monumento della città. E’ stato riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell’umanità nel 2013.
6.Torre di Gonbad-e Qābus:
La torre di Gonbad-e Kavus è un monumento funerario di Gonbad-e Qabus, in Iran. E’ stato costruito con mattoni cotti ed ha un’altezza totale di 53 metri.
E’ stato riconosciuto come patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 2012.
7.Yazd:
Yazd è il capoluogo della provincia iraniana, ed è un centro importante dello Zoroastrismo. Yazd è nota in Iran per l’artigianato di prima qualità: produce soprattutto tessuti di seta e prodotti dolciari.
E’ stata riconosciuta dall’Unesco come patrimonio dell’umanità nel 2017.
8.Moschea di Isfahan:
La Moschea di Isfahan è l’espressione architettonica più importante della dominazione selgiuchide in Persia. E’ stata riconosciuta dall’Unesco come patrimonio dell’umanità nel 2012.
9.Meidan Emam, Esfahan:
La piazza Naqsh-e jahān è un luogo di notevole importanza storica e culturale che si trova nella città di Eṣfahān, in Iran.
E’ noto inoltre per la moschea Reale, la moschea di Sheykh Lotfollah, il portico di Qaysariyyeh ed il palazzo Timurid del XV secolo.
E’ stata riconosciuta dall’Unesco come patrimonio dell’umanità nel 1979.
10.Pasargadae:
Pasargadae è una città dell’antica Persia.
Il suo sito archeologico è stato inserito nell’elenco dell’Unesco nel 2004.
11.Persepolis:
Persepolis era la capitale dell’impero achemenide.
Riconosciuta come patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 1979, per via della qualità delle sue rovine monumentali.
12.Città storiche sassanidi della provincia di Fars:
ll Panorama archeologico sasanide della regione di Fars è un sito inserito dall’Unesco nella lista del Patrimonio Mondiale il 30 giugno 2018.
Comprende di otto siti archeologici, otto sasanidi situati nel sud-est della provincia di Fars, in Iran.
13.Shahr-i Sokhta:
Shahr-i Sokhta, in italiano “Città bruciata”, si trova all’incrocio delle rotte commerciali dell’età del bronzo, che attraversano l’altopiano dell’Iran. I resti della città, fatta in mattoni crudi, rappresentano la nascita delle prime società nell’Iran orientale.
Riconosciuto dall’Unesco nel 2014.
14.Sheikh Safi al-din Khnegh and Shrine Ensemble in Ardabil:
E’ un complesso architettonico situato ad Ardabil, in Iran. Quest’ultimo ospita la sepoltura dello sceicco Safī al-Dīn, della dinastiaSafavide.
Inserito nell’elenco dell’Unesco nel 2010.
15.Sistema idraulico di Shushtar:
Il sistema idraulico di Shushtar è un insieme di strutture che nel V secolo a.C., rifornivano di acqua la città di Shushtar.
Fa parte dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO dal 2009.
16.Soltaniyeh:
Soltaniyeh è una città e capoluogo dello shahrestān di Soltaniyeh, nella provincia di Zanjan in Iran.
Riconosciuta come patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 2005.
17.Susa:
Si trova nel sud-ovest dell’Iran, questa proprietà comprende un gruppo di tumuli archeologici che sorgono sul lato del fiume Shavur.
Dichiarata come patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 2015.
18.Tabriz:
Tabiz è il capoluogo dell’Azerbaigian Orientale e dello shahrestān di Tabriz.
Conserva alcuni luoghi ed edifici antichi, ricchi di fascino ed interesse. Fra questi, troviamo la Moschea Blu costruita nel 1465. Il gran bazar, uno dei più estesi e antichi dell’area mediorientale.
Riconosciuta come patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 2010.
19.Takht-e Soleyman:
Takht-e Soleyman è il più sacro santuario dello Zoroastrismo e dell’antico Impero sasani.
Il sito è stato inserito nell’elenco dell’Unesco nel 2003.
20.Chogha Zanbil:
Choqa zanbil è un antico complesso di edifici di epoca elamita. E’ situato nella provincia del Khūzestān, in Iran. Si tratta di uno dei pochissimi esempi di ziqqurat al di fuori della Mesopotamia.
E’ stato riconosciuto dall’Unesco nel 1979.
21.Giardino persiano:
Questo sito comprende nove giardini.
Questo giardino persiano è stato concepito per simboleggiare l’Eden, il paradiso terrestre, ed i quattro elementi naturali: cielo, terra, acqua e piante.
Riconosciuto dall’Unesco nel 2011.
22.Qanat:
I Qanāt sono un sistema di trasporto idrico usato per l’irrigazione in ambienti caldi e aridi. La tecnologia su cui sono basati fu sviluppata inizialmente nell’antica Persia e diffusa ad altre culture.
Riconosciuti dall’Unesco nel 2016.
23.Foreste ircane:
Le foreste ircane formano un bosco che si estende per 850 km lungo la costa meridionale del Mar Caspio.
Riconosciuto dall’Unesco nel 2019.
24.Deserto di Lut:
Il Dasht-e Lut è un deserto salato dell’Iran sud-orientale ed è il venticinquesimo deserto più vasto del mondo.
Riconosciuto dall’Unesco nel 2016.
Luisa Oranti.