Una taglia su Enes Kanter: 500k $ dal governo turco per catturarlo

taglia su Enes Kanter

taglia su Enes Kanter

L’ex NBA è ricercato: il governo turco mette una taglia su Enes Kanter di circa 500k $ per ottenere informazioni utili alla sua cattura.

L’ex centro dei Boston Celtics, nato in Svizzera, ma originario della Turchia, paese in cui è cresciuto, è noto per il suo attivismo in difesa dei diritti umani. Nel 2017, proprio a causa delle sue dichiarazioni contro Erdogan e il governo turco, la Turchia ha invalidato i suoi documenti, per poi renderlo apolide revocandogli la cittadinanza. La recente taglia su Enes Kanter di 10 milioni di lire turche, ovvero di circa 500 mila dollari americani, rappresenta il culmine delle ostilità tra il cestista e il governo turco.

Cestista e attivista per i diritti umani

Enes Kanter, quattro anni dopo aver perso la cittadinanza turca, ha acquistato quella americana nel 2021. In tale occasione, proprio al fine di sottolineare il suo noto attivismo in difesa dei diritti umani ha modificato il suo nome in Enes Freedom Kanter. Come sottolineato dal New York Times, infatti:

“Le abilità nel basket lo hanno portato alla NBA, ma l’attivismo ha plasmato il suo nome”.

L’ex centro dei Boston Celtics ha sempre utilizzato lo sport come veicolo per numerosi messaggi di sensibilizzazione in tema di diritti umani, rivolgendosi sia al regime turco, sia al governo cinese. Nel 2016 ha attaccato direttamente Erdogan per i numerosi arresti scaturiti dopo il fallito golpe in Turchia. A causa delle numerose accuse nei confronti del governo turco, il cestista è stato dapprima accusato di appartenere a gruppi terroristici, per perdere poi la cittadinanza. Tra i vari messaggi rivolti contro Erdogan risalta sicuramente uno del 2017 dove Kanter definisce il presidente turco: L’Hitler del nostro secolo.



Xi jinping e la Cina

L’attivismo di Kanter si è rivolto negli anni successivi alla Cina e a Xi jinping. Innanzitutto ha sposato la causa degli Uiguri, etnia turcofona di origine islamica che vive nella regione di Xinjiang a nord-ovest della Cina, denunciando gli abusi del governo cinese nei loro confronti. Successivamente ha definito Xi Jinping Brutale dittatore” e ha indossato, durante una partita dei Boston Celtics, delle scarpe con la scritta Tibet libero“. Non sono mancate le ripercussioni: la Cina ha impedito la trasmissione delle partite dei Boston Celtics nel paese. Nel 2019 ci fu un divieto simile che riguardò però tutti gli incontri dell’ NBA. In quell’occasione, la cancellazione dal palinsesto cinese della gara inaugurale e delle conferenze stampa dell’ NBA era dovuta ad un tweet a sostegno dei manifestanti antigovernativi ad Hong Kong.

L’NBA in Cina è molto più seguito rispetto agli Stati Uniti: i rapporti economici che girano intorno alla massima competizione di basket valgono miliardi di dollari. Quella ritorsione cinese del 2019 comportò perdite di centinaia di milioni di dollari.

La cancellazione dai palinsesti delle partite dei Boston Celtics non ha rappresentato un unicum quindi, però per Enes Kanter, il suo attivismo è il motivo principale dell’esclusione dalla squadra di Boston e la causa del suo essere attualmente svincolato.

Il culmine delle ostilità: la taglia su Enes Kanter

Le ripercussioni al suo attivismo hanno fino ad ora esposto sia Kanter che la sua famiglia ad innumerevoli pericoli. I suoi genitori che vivono in Turchia hanno dovuto disconoscerlo. Nonostante ciò, Kanter ha continuato con decisione a sensibilizzare i suoi sostenitori su tematiche di ogni genere. L’apposizione di una taglia sulla sua testa di quasi mezzo milione di dollari è sicuramente la conseguenza più terribile delle sue azioni. Attualmente Kanter vive sotto il rigido controllo dell’FBI che monitora i suoi movimenti.

Una ricompensa per la cattura di un uomo libero, che vive a migliaia di chilometri dal paese natìo in cui è ricercato, rappresenta un pericolo reale alla libertà di pensiero e di espressione. L’apposizione di una taglia, seppur un mezzo anacronistico, può concretamente diventare un metodo intimidatorio, in grado di travalicare i confini del regime da cui parte e zittire preventivamente chiunque voglia denunciarne le azioni.

Il caso che sta interessando Enes Freedom Kanter non deve passare inosservato, ma deve essere sottoposto ad una attenzione particolare e cautelativa, perché l’utilizzo della taglia come deterrente non diventi un esempio per altri regimi e, in un distopico futuro, una consuetudine.

Raffaele Maria De Bellis

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