Una nuova galassia

MACS1423-z7p64

Astronomers used the gravity of a massive galaxy cluster as a lens to spot an incredibly distant galaxy, about 13.1 billion years in the past. They used the Hubble Space Telescope to find the galaxy and confirmed its age and distance with instruments at the Keck Observatory in Hawaii. Image credit: NASA/Keck/Austin Hoag/Marusa Bradac




Arrivano dall’alba dell’universo le immagini di una delle galassie che più di 13 miliardi di anni fa, ha rischiarato il buio che dominava nel periodo immediatamente successivo al Big Bang, quando tutto era avvolto in una nebbia densa di idrogeno. La scoperta pubblicata sulla rivista Nature Astronomics si deve al gruppo dell’università della California a Davis coordinati da Marusa Bradac. La galassia, distante 13,1 miliardi di anni, osservata con il telescopio Keck delle Hawaii, ha soltanto una sigla: MACS1423-z7p64.

Per i ricercatori che l’hanno osservata non c’è dubbio che sia una delle più distanti mai viste finora.

“Pensiamo che questa galassia sia una delle più rappresentative del suo tempo” ha osservato il primo autore della ricerca, Austin Hoag.




Si tratterebbe, infatti, di una delle galassie che, con la loro luce, avevano cominciato a caricare elettricamente la nebbia di idrogeno neutro che pervadeva l’universo, rendendola a poco a poco trasparente. Questo fenomeno, chiamato “epoca della reionizzaizone”, risale a circa 1 miliardo di anni dopo il Big Bang. Allora c’è vita nell’universo? Ma certo.

Gianni Lennes 

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