Le hanno impedito di vivere con i suoi bambini: lei è la mamma che, trovatasi sola e con l’unica preoccupazione di prendersi cura dei figli, è ricorsa alla partecipazione in un film hard.
Perchè più del padre che aveva abbandonato la famiglia, è colpevole la madre disposta a fare quel che non avrebbe mai fatto pur di provvedere al benessere di chi ama. Perché forse in tribunale non lo chiedono quanto si è tristi, quanto ci si sente soli, sole, né di cosa si ha paura. Perché forse se l’avesse fatto un uomo, sarebbe stato esaltato a motivo del suo sacrificio mentre una donna viene etichettata come cattiva madre, facendo finta di non sapere quale sia la vera cattiveria. E perché forse nessuno ha guardato la Donna negli occhi, cercando nel loro colore l’amore per le creature per le quali tutto deve essere tentato.
“È tutto documentato”: sono state le parole della Donna per dimostrare che i soldi guadagnati dalla partecipazione al film, sono stati utilizzati per il pagamento delle bollette. Ma non è bastato, anzi, la donna non è stata creduta. Nulla di nuovo sotto al cielo, è la storia che si ripete.
Perché dall’altra parte c’è sempre qualcuno che “io non lo farei mai”, c’é sempre la mamma modello o il marito della mamma modello, c’è sempre qualcuno che conosce a memoria codici e leggi ma che è incapace di “mettersi nei panni dell’altro, dell’altra”: troppo stretti e impuri, quei panni.
Il gesto della Donna “rappresenta un pregiudizio gravissimo alla dignità morale dei ragazzi”: se la dignità dei figli e delle figlie, dipendesse dalla condotta dei genitori… Negare ai bambini la presenza della mamma perché viviamo in un paese sessista ed ingiusto, questo è grave. Far crescere dei ragazzi senza la presenza certa ed affettuosa della madre, come se l’assenza del padre non bastasse, questo è triste e pericoloso. Puntare il dito dall’alto della propria sapienza, del proprio ruolo e della propria indubbia virtù (che poi, personalmente, devo ancora capire cosa sia realmente la virtù che tanto si decanta), questa è una colpa, un danno.
Dalle mani piene di scuse e di buone motivazioni per alcuni, alle mani piene di pietre per altre. Perché sono sempre le altre che sbagliano, che se la cercano e che devono pagare.
Un sentimento di solidarietà nei confronti della Donna e dei suoi figli e l’augurio che essi possano comprendere il gesto della madre e che possano vederci l’amore. Perché amore è stato.
Deborah Biasco
mi fanno paura questi moralisti del c…o, sono i peggiori… perchè il marcio ce l’hanno dentro loro, ecco perchè lo vedono negli altri… cercano di esorcizzare le loro pulsanti nefandezze, puntando il dito..
Una madre è una madre, punto, qualsiasi cosa faccia anche di immorale che serve a far crescere i propri figli non deve essere demonizzata… inoltre non sta ledendo niente… se si prostituisce, o se gira un film porno… sta mettendo in gioco se stessa. Non vuol dire che è una cattiva madre, non si possono togliere i figli per questa ragione…Vergogna