Una fetta di Curdo tra Trump e Erdogan

Una fetta di Curdo tra Trump e Erdogan

 

Le menti realmente complesse tendono a non voler essere mai “complicate”, mentre quelle che si definiscono tali – e si complicano la vita per “mostrare” a sé stesse e agli altri di essere originali – in genere sono sempre elementari, quasi ovvie, per non dire banali e stupide. Fin quando la vita se la complicano loro chi se ne impipa, fatti loro … il guaio è che sono virali se glielo permetti.

Sì, è un ragionamento trito e ritrito, tanto condiviso quanto puntualmente disatteso, ma credo che alla sua base vi sia un’esigenza fisiologica … essenziale.

Una mente complessa non può trovare sollievo se non nella semplicità, le è vitale per non impazzire o autodistruggersi.  Ha bisogno di cercare  – e di individuare – il prima possibile la soluzione più semplice nella realtà perché non può permettersi di complicare anche quella. Come si dice dalle mie parti: “se tien già a uerr n’cap” devi pur trovare pace da qualche parte … o no? “Un uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire”, scriveva Borges nella poesia I Giusti, anche quest’ultima tanto inflazionata quanto tradita di continuo.

Quindi, carissimi lettori, quando incontrate qualcuno che si definisce complicato e che trova ogni sorta di complesso e inutile stratagemma per forzare le finestre sbarrate delle cose quando la porta della loro casa è già bella e che spalancata, potete star certi che vi trovate davanti ad una persona banale. Un individuo che  crede che una tetragonia di facciata – un semplice gioco di specchi – sia un ottimo strumento per affascinare o tenere legato a sé qualcuno. Non a caso è una delle armi più efficaci del narcisista.

Quindi si può stilare facilmente una veloce lista di falsi complicati: innanzitutto le gatte morte, quindi tutti gli ospiti di Maria de Filippi – e virile presentatore con voce rauca compreso -, quelli che ti dicono: “ho una cosa da dirti ma non adesso, quando sarà tempo!” e poi non te la diranno mai perché  provano un perverso piacere nel condire di “suspense” il nulla, i tenebrosi che in realtà o nascondono una voce alla Kermit o perché sono proprio delle finestre affacciate a strapiombo nel vuoto che non hanno davvero niente da dire (è questo il loro irrisolvibile mistero) e … le forze armate degli Stati Uniti.

Sì, i militari americani – dalla guerra di Corea in poi – dove “vanno vanno” fanno solo immani cazzate … per mare per cielo e per terra.

La Siria è solo l’ultimo adattamento di  un copione ormai standardizzato: miliardi spesi per aizzare l’opinione pubblica verso il nuovo nemico, altri miliardi spesi per armarsi fino ai denti e partire per poi lasciarsi dietro solo un nulla di fatto pieno di macerie e distruzione, e … futuri nuovi nemici! Gli Stati Uniti sono la pericolosa gatta morta del globo! Beh questo vale per ogni esercito che si autodefinisce di liberazione, però la moda l’hanno lanciata loro.

Ora Trump bacchetta le mani di Erdogan, ma per finta, come si fa coi bambini: “ora a Erdogan diamo le tottò! Cattivo Erdogan! tottò tottò!” E l’Europa – che non ha una politica estera neanche se gliela regalassero – si adatta alla finzione : “non venderemo più armi ai Turchi”. Beh un po’ tardino credo, se ora le sta usando contro i Curdi vuol dire – la butto lì eh? – che forse le aveva già?

Non so voi, ma la voce che Erdogan fosse un po’ stronzo e che ce l’aveva coi Curdi  girava già da tempo, o l’ho sentita solo io?

Ricordiamo che i Turchi sono quelli che hanno commesso  il primo sterminio di massa del 900’, quello armeno. Si parla di cinque milioni di morti, infatti fu preso ad esempio dai nazisti che lo resero  “industriale” come scrisse Jonas . Certo, i Turchi hanno sempre negato, ancora dichiarano che un bel giorno gli armeni decisero di suicidarsi in massa nel deserto, e chiesero il piacere ai turchi di accompagnarli  per avere un po’ di compagnia. Intanto da allora gli armeni praticamente non esistono più. Che fine fecero? Boh!

Ora permettete che i Curdi siano un tantinello incazzati con gli americani per essere stati lasciati soli in mano ai turchi dopo che si sono fatti ammazzare per combattere l’Isis? Non so voi ma, al posto loro, anche a me girerebbero non poco i cosiddetti!

Ah, quando i Curdi erano eroici amici della libertà, che bello! La propaganda ritraeva ovunque le bellissime e coraggiose guerrigliere, fonti di ispirazione e parità. Ma adesso? Ma chi le conosce? Chi sono? Non servono più.

Quindi non dovremo meravigliarci se un domani sentiremo nuove minacce terroristiche verso gli Stati Uniti proprio da loro – o da quei quattro rimasti dopo la mattanza turca -, ormai il circolo vizioso è rodato. Funziona così  da cinquant’anni e rotti: i vecchi alleati abbandonati covano rancori.

Noi dimentichiamo presto, questo presente è costruito per dimenticare in fretta, e noi siamo l’Occidente, considereremo sempre nemici quelli che ci minacciano, anche se prima li abbiamo illusi, protetti finché ci servivano e poi abbandonati a loro stessi. Il sistema coloniale non è mai finito ha solo trovato il modo perfetto di peggiorare.

fonte foto: people.howstuffworks.com

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