Un gruppo di ricercatori americani ha condotto uno studio mettendo in relazione l’impatto di 15 alimenti diversi sull’ambiente e sulla salute umana. La conclusione a cui sono giunti è che molti dei cibi associati a una dieta sana sono anche i più sostenibili.
Quattro studiosi statunitensi hanno portato avanti una ricerca scientifica allo scopo di indagare il grado di relazione tra l’impatto sulla salute e l’impatto sull’ambiente di determinati cibi. Per farlo, hanno analizzato sia alimenti di origine vegetale che di origine animale. In particolare, hanno preso preso in esame frutta, verdura, legumi, noci, patate, cereali raffinati e cereali integrali, bevande zuccherate, pesce, pollo, carne rossa e processata, uova e latticini. I risultati dello studio mettono in evidenza il basso impatto ambientale di frutta, verdura, legumi e cereali integrali. Questi cibi, oltre ad essere più sostenibili, sono anche alla base di una dieta sana.
I risultati della ricerca sono stati pubblicati sul sito di un’importante rivista scientifica americana.
Le eccezioni
Non tutti gli alimenti con innegabili benefici nutrizionali godono di altrettanti vantaggi dal punto di vista ecologico. Il pesce, ad esempio, è un alimento ricco di grassi buoni, minerali e vitamine. Tuttavia, negli anni l’aumento del consumo di prodotti ittici ha provocato e tuttora sta provocando gravi danni all’ecosistema marino. Infatti, le reti da pesca e l’acquacoltura di tipo intensivo hanno causato una progressiva riduzione della biodiversità ittica nonché un aumento dei rifiuti presenti nei mari.
Similmente, non tutti i cibi spazzatura sono anche altamente inquinanti. Infatti, bevande gassate e alimenti ricchi di zuccheri aggiunti non sono dannosi per l’ambiente, ma un consumo eccessivo e prolungato di zucchero può favorire l’insorgenza di diabete, tumori, malattie cardiovascolari e altre gravi patologie. Per questo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di non superare i 25 grammi di zucchero al giorno, che equivalgono a 5 cucchiaini.
Le conseguenze di una dieta a base di carne
Chiarito questo punto, i ricercatori puntano il dito sulla produzione e il consumo di carne. Infatti, un consumo esagerato di carne fa male alla salute e inquina.
Da anni, la comunità scientifica cerca di mettere in guardia la popolazione mondiale circa i rischi connessi a un abuso di carne rossa e processata. Infatti, si consiglia di consumarla con moderazione, non più di tre volte a settimana.
Per quanto riguarda il costo ambientale, gli allevamenti intensivi sono considerati una delle principali cause del riscaldamento globale. Infatti, sono responsabili del 20% delle emissioni globali di gas serra.
Le conclusioni dei ricercatori: una dieta sana è la scelta migliore per la nostra salute e per l’ambiente
Micheal Clark, il ricercatore a capo dello studio, ha dichiarato che:
“Scegliere diete migliori e più sostenibili è uno dei principali modi attraverso cui le persone possono migliorare la propria salute e aiutare a proteggere l’ambiente”.
Un altro membro del team, Marco Springmann, si è espresso riguardo ai benefici di una dieta prevalentemente vegetale.
“Ora sappiamo abbastanza bene che le diete a base vegetale sono molto più sane e più sostenibili delle diete a base di carne. Ma a volte le persone fanno ancora confusione riguardo a quali alimenti scegliere”.
Nulla di nuovo sotto al sole, in realtà. Queste evidenze scientifiche dimostrano qualcosa che da tempo è sotto gli occhi di tutti.
In un momento storico in cui l’ambiente è al centro del dibattito pubblico internazionale, è opportuno riflettere sulle conseguenze dello stile di vita occidentale a cui siamo abituati. In questo senso, anche ciò che mettiamo nel carrello riflette il nostro grado di consapevolezza sul mondo in cui viviamo e su cosa possiamo fare, nel nostro piccolo, per migliorarlo.
Betty Mammucari