Una destra che avanza politicamente con Pillon, Salvini e la Meloni, supportati da inutili idioti che presenziano le tv di Berlusconi.
Il maschile più becero, si Pillon quello che lei difende ad ogni costo, rappresenta il machismo destroide che avanza sia in Italia che nei paesi europei sovranisti.
Pillon, colui che ha bisogno ogni giorno di mostrare il suo integralismo: religioso, misogino, razzista, purché sia sempre in onda, purché si parli di lui e del suo essere leghista, legato all’oligarca russo Kostantin Malofeev, gran combattente per la vita e la famiglia tradizionale.
Niente, Pillon deve mettere il naso e la bocca dappertutto è come la cicuta che s’infitra fra il prezzemolo.
Ieri l’argomento sono stati i Maneskin:
” I #maneskin a Budapest, davanti a un impettito presentatore in kilt (deve aver confuso gli Scoti con gli Ungari), con tanto di performer (maschietto) in culottes e giarrettiere, ricevono gli #MTVEMA
Tra poco arriveremo al reggiseno da uomo.
Ovviamente, una volta preso il microfono, non possono esimersi dal piagnisteo per la sonora bocciatura del #ddlZan
Guardandoli, mi chiedo: “dove sarebbero le discriminazioni?”.
” Noi siamo contrari all’aborto in ogni sua forma, anche quello dei cani.
Un altro individuo che si arroga il diritto di decidere sul corpo delle donne, un inutile individuo che porta avanti un programma osceno per addormentare ancora di più le coscienze degli italiani.
Una destra che avanza politicamente con Pillon, Salvini e la Meloni, supportati da inutili idioti che presenziano le tv di Berlusconi, sibilanti come serpenti che insinuano nelle orecchie dei ‘guardatori seriali’ che non si abortisce, che i migranti sono brutti e cattivi, che le donne devono mostrare di essere tali rispettando, onorando il maschio come al tempo del fascio.
Tranne poi trovarli a festini con omosessuali imbottiti di cocaina, e perché no, della droga dello stupro.
Dio, Patria e Famiglia, per gli altri, loro liberi di divertirsi ed indicare come
Presidente della Repubblica Berlusconi, il grande puttaniere dei festini, che pur di non pagar chi si sollazzava con lui, li lanciava in politica, così noi fessi italiani, paghiamo il loro stipendio di parlamentari.
Caro Pillon, cara Meloni, caro Salvini, pagate lo stipendio a quel povero diavolo
Fabio Tuiach, l’ex consigliere leghista imbevuto dalle vostre idee razziste, omofobe e misogene che al porto di Trieste andava a manifestare con i fascisti, mentre era in malattia, che giustamente
è stato licenziato.
Lasciate che al corpo delle donne ci pensiamo noi: ” Il corpo è mio e lo gestisco io”.
Noi non abbiamo bisogno di chi ci indica la strada, l’abbiamo già segnata fin dagli anni settanta con il divorzio, la legge sull’aborto e oggi con i diritti civili.
La bocciatura della
legge Zan è stata un incidente di percorso, ma vedrete che riusciremo ancora una volta a sconfiggere gente come voi, perché le donne non torneremo indietro.
Santina Sconza