Gian Lorenzo Bernini, architetto, pittore e forse il più grande scultore del XVII secolo, è considerato da tutti come il massimo protagonista della cultura figurativa barocca. Le sue opere si trovano in ogni angolo della Capitale. Dalle imponenti statue al design di alcune delle più famose fontane e piazze. Ecco una guida ad alcuni dei più importanti capolavori del genio barocco di Roma.
Basilica di San Pietro
Città del Vaticano è la patria di diverse opere del Bernini nella sua veste di architetto e scultore. Ha trascorso quasi 50 anni lavorando sia all’interno che all’esterno della Basilica di San Pietro . Progettò gran parte di Piazza San Pietro , in particolare il colonnato radicale sormontato da statue. Nel 1657, si occupò poi del magnifico colonnato di Piazza San Pietro, caratterizzato da un colonnato dorico che “abbraccia” i fedeli riuniti in piazza. E’ sua anche la famosa Cattedra di San Pietro, il monumento funerario ad Urbano VIII. Decorato con l’allegoria della carità e della giustizia, e il meraviglioso monumento al Papa seguente, Alessandro VII.
All’interno, l’altare maggiore è coperto dallo spettacolare baldacchino in bronzo e oro del Bernini, che a 29 metri di altezza si erge orgoglioso sotto l’enorme cupola di Michelangelo. Sotto gli ordini di Papa Urbano VIII Barberini, il bronzo per la scultura è stato ottenuto fondendo le decorazioni del Pantheon. Altre opere in San Pietro includono la Tomba di Urbano VIII e la statua di San Longino, entrambe raffiguranti la maestria del Bernini in marmo e bronzo.
Santa Maria Sopra Minerva
La piazza davanti all’affascinante chiesa di Santa Maria Sopra Minerva , alle spalle del Pantheon, ospita il cosiddetto “Elefantino Bernini”. Soprannominato “Pulcino della Minerva”, realizzato come base di un obelisco egizio scoperto nella zona. Il significato dell’immagine è sconosciuto, i progetti esistenti mostrano vari disegni dell’artista, prima che alla fine si stabilisca su un volto benevolo per l’elefante.
Si narra che l’artista, per ripicca, concepì l’elefantino – realizzato poi dal suo allievo Ercole Ferrata – in modo che volgesse il posteriore verso il convento domenicano. Accentuandone la posa irriverente con la coda leggermente spostata e con il movimento all’indietro della proboscide. Ad indicare le terga in una sorta di saluto impertinente rivolto ai frati che l’avevano osteggiato.“
All’interno della chiesa vi ‘è un’altra opera del Bernini, il Monumento a Maria Raggi , una suora che viveva nelle vicinanze. Il monumento è attaccato a un pilastro lungo la navata centrale ed era uno stile rivoluzionario di monumento sepolcrale con i suoi fluenti drappi di oro e bronzo.
Piazza Navona
In una delle piazze più belle di Roma si trova la stupenda Fontana dei Fiumi. Un’opera che raffigura i quattro fiumi principali del mondo, come allegoria dei quattro continenti. Situata di fronte al Palazzo Pamphilij, è un progetto unitario realizzato con l’aiuto degli scultori: Giacomo Antonio Fancelli, Claude Poussin, Antonio Raggi e Francesco Baratta.
L’immensa scultura combina rocce, piante e alberi intervallati in ogni angolo da rappresentazioni figurative dei principali fiumi dei quattro continenti scoperti dell’epoca. il Gange, il Nilo, il Danubio e il Rio della Plata. L’imponente monumento fu creato in competizione con il suo grande rivale Borromini che progettò la facciata della chiesa di Sant’Agnese davanti alla fontana. Infatti, si racconta che la figura del Danubio copre gli occhi come simbolo del disprezzo.
Ponte Sant’Angelo
Le bellissime statue che fiancheggiano il ponte di Ponte Sant’Angelo furono commissionate da Papa Clemente IX nel 1669 per sostituire le ex sculture danneggiate. I 10 nuovi angeli, ciascuno dei quali detiene un oggetto della Passione di Cristo, sono stati progettati dal Bernini e realizzati per la maggior parte dai suoi studenti. Due delle sculture, L’angelo con la pergamena e L’angelo con la corona di spine , sono state scolpite dallo stesso artista insieme a suo figlio Paolo.
Galleria Borghese
La Galleria Borghese ospita una serie di sculture più famose del Bernini, molte delle quali furono intraprese all’inizio della sua carriera. L’ elegante villa del suo patrono cardinale Scipione Borghese è un delizioso sfondo a tali opere meravigliose come il Ratto di Proserpina , Apollo e Dafne , e David . La prima statua realizzata dal Bernini è la “Capra Amaltea”, un’opera risalente al 1609 che raffigura una capra che allatta Giove e un fauno, inizialmente creduta ellenistica.
Oltre alle opere de Bernini, la ricca collezione contiene lavori di artisti come Caravaggio, Canova o Tiziano.
Santa Maria della Vittoria
La chiesa di Santa Maria della Vittoria si trova a pochi passi da Piazza della Repubblica e la sua Cappella Cornaro ospita la straordinaria Estasi di Santa Teresa del Bernini. Un perfetto esempio del modo in cui Bernini ha combinato scultura e architettura, raffigura il rapimento di Santa Teresa d’Avila nel momento in cui un angelo le trafigge il cuore con la freccia d’oro dell’amore divino. Le vesti fluttuanti e la luce dorata sono tipiche della fusione tra marmo e doratura dell’artista.
Felicia Bruscino