Calamo, città del sud Italia. Napoleone è un mafioso che gestisce le attività illecite della zona. Tommaso, cresciuto in ambienti malavitosi, per emulare amici e parenti decide di affiliarsi a cosa nostra: inizia così un corso per entrare a far parte della famiglia mafiosa di Napoleone. Quando una nuova attività commerciale viene inaugurata nella zona di Napoleone, Tommaso viene scelto per eseguire la sua prima pratica di estorsione. Il ragazzo prova ad applicare le regole imparate, ma trova di fronte a sé la bella Paola, proprietaria del nuovo atelier.
Attraverso le vicende che vedranno il giovane Tommaso protagonista, lo spettacolo cerca di interrogarsi e riflettere sulla violenza di alcuni fatti di mafia come il pizzo o il sequestro di persona, cercando di far emergere gli aspetti di una cultura che giustifica il furbo a discapito dell’onesto, considerato l’elemento debole della società. Una messa in scena contemporanea, semplice ed essenziale fa da cornice ad un racconto divertente e sarcastico dal sapore amaro dove non manca la speranza di un riscatto sociale, sottolineando l’importanza e la possibilità di scegliere una strada alternativa alla via della criminalità organizzata e dell’illegalità.