Un bambino di dieci anni, il sorriso di un’innocenza che chiede di essere rispettata, l’età in cui il mondo è un posto felice, con l’obiettivo di cancellare ogni velo di tristezza dai volti di chiunque.
Perché questo fanno i bambini.
I bambini non conoscono razza, religione né differenza alcuna.
Si potrebbe quasi dire che per i bambini il volto è fatto solo di espressioni, solo quelle discriminano, non ci sono colori a dirci “diversi”. La diversità per i bambini non esiste. Per i bambini un volto o è triste, o è allegro, e i bambini cercano sempre, una volta individuata l’emozione negativa, di trasformarla in un sorriso, in modo del tutto gratuito, in modo del tutto spontaneo.
Filippo lo fa. Filippo, un bambino di dieci anni originario di Bergamo, cerca di regalare sorrisi ai passanti e al contempo cerca di abbellire il mondo con le sue piccole, creative e innovative “opere d’arte”.
Sassi.
I sassi sono le sue tele su cui dipingere un sorriso che la gente avrà la fortuna di incontrare nella propria strada. Nato forse come un gioco, il web sta letteralmente impazzendo per Filippo e i suoi sassi carichi di allegria e sorrisi.
Filippo, con lo pseudonimo di Picasso dipinge sorrisi sui sassi che poi lascia liberi di vivere per il mondo.
Ispirato dai personaggi dei Pokémon o dalle emoticon, Filippo, sul suo profilo Instagram gestito insieme alla mamma e al papà, pubblica queste piccole opere che hanno il compito di rendere felice chi le vede e il fortunato che le trova.
Filippo dipinge la felicità e nel farlo ci ricorda che in fondo basta davvero molto poco per essere felici, a volte basta solo un sorriso sulle labbra o un sorriso “trovato per strada”.
Questo bambino ci ricorda inoltre che l’altruismo e la semplicità rimarranno sempre la soluzione migliore per far ricomparire la leggerezza.
Vanessa Romani