Wi-fi e turismo di massa? No grazie
Chi parte per un viaggio ha sempre avuto la necessità di cambiare aria, ma se in passato le capitali Europee erano una meta gettonatissima, oggi l’ultima tendenza nei viaggi è riservata a luoghi remoti.
Chi ha la necessità di affrontare questo tipo di viaggio vuole staccare la spina, sentirsi libero da wi-fi, cellulare e bluetooth, ma anche da voci e caos generati da persone.
Nasce la nuova idea di “paradiso”: in mezzo alla natura, lontano da luci e suoni artificiali, lontano da connessioni wireless e turismo di massa.
I motivi di una tendenza controcorrente
Lo conferma la TTG Travel Experience, la Fiera del Turismo aperta all’Italia e al mondo, svoltasi dal 9 all’11 Ottobre a Rimini: l’ultima tendenza nei viaggi è stata soprannominata Switch Off ed ha come caratteristiche l’isolamento, la pace e il silenzio.
La tendenza a viaggiare in luoghi remoti sicuramente soddisfa il bisogno di coloro che sono oppressi da una quotidianità che rende schiavi.
Si cerca una boccata di vita lontano dalla tecnologia che soffoca la routine e lontano dalla civiltà che riempie la testa di rumori.
Di fronte a paesaggi incontaminati si lascia spazio all’immaginazione, allo sguardo interiore e si dà valore ai gesti quotidiani, anche i più banali. È un esempio di come impossessarsi di nuovo della propria timida identità, la quale viene spesso travolta da connessioni super-veloci e superficiali.
È una tendenza controcorrente, ma in un’era dominata da smartphone e ipervelocità è più che mai necessaria.
Remote places to stay, luoghi di lusso per esperienze semplici
La nuova edizione di Remote places to stay (Gestalten editore) ha individuato 22 indirizzi di luoghi remoti che spingono ad un incontro interiore grazie agli stimoli provenienti dalla natura.
Osservando l’elenco dell’ultima tendenza nei viaggi, si scoprono suite affacciate sulla montagna, alloggi in un faro e in borghi semideserti. L’Italia si aggiudica luoghi peculiari tra i monasteri in Piemonte, alloggi tra le Dolomiti e borghetti in via di estinzione lungo l’Appennino.
Quello che lascia di stucco sono i prezzi e la domanda sorge spontanea: per un distacco dalla civiltà e una ricerca interiore (se davvero questi sono i motivi della visita) servono davvero centinaia di Euro?
Per chi non bada a spese e vuole vivere un’esperienza diversa, per piacere o per adrenalina, allora Remote places to stay può svelare qualche spunto interessante in tema di viaggi. Senza wi-fi, ma sembra che molti non vogliano rinunciare ad un letto comodo.
Tuttavia, la ricerca di luoghi lontani dalla modernità è uno spirito che accomuna persone di ogni età: tutti si possono permettere il lusso?
Per fortuna esistono anche delle alternative più economiche, che risolvono allo stesso modo la “questione stress”.
Conclusioni
Costruire una struttura con tutti i comfort (wi-fi a parte) per far star bene il viaggiatore in lande desolate è un’idea di business eccezionale.
Tuttavia, se si sente la necessità di staccare la spina, con pochi spiccioli si può scegliere uno dei sentieri tra le montagne più vicino e alloggiare in un comune rifugio, oppure si può prendere la macchina e guidare fino al mare per osservare il tramonto da un luogo appartato, da soli o con una persona speciale. Le alternative cheap sono infinite.
L’esperienza di isolamento potrebbe essere equivalente alla suite tra le montagne, solo con comfort diversi. Non servono cifre esorbitanti, basta un po’ di inventiva e la voglia di mettersi in gioco.
Margherita Marchesi