Mentre la guerra continua, l’Ucraina punta sugli investimenti privati per ricostruire la sua economia

Ukraine Recovery Conference 2023, necessari investimenti privati

Mentre gli sforzi dell’Ucraina per liberare i territori occupati dalla Russia continuano, il paese sta già pianificando il suo futuro dopo la guerra, e lo fa rivolgendosi ad investitori privati.

Durante l’Ukraine Recovery Conference 2023 di Londra, che si  sta svolgendo proprio in questi giorni, più di 400 aziende, provenienti da 38 paesi in tutto il mondo, con un fatturato annuo combinato di oltre 1,6 trilioni di dollari, hanno confermato il loro impegno nel sostenere la ricostruzione dell’economia ucraina devastata dalla guerra.  Secondo quanto riportato da CNN, aziende come Citi, Sanofi (SNY), Philips e Hyundai Engineering hanno già firmato per l’Ukraine Business Compact, dimostrando chiaramente la loro intenzione di aumentare gli investimenti nel Paese.




Quella che l’Ucraina sta affrontando è un’enorme sfida, che i governi e le istituzioni finanziarie internazionali non sarebbero in grado di affrontare senza l’aiuto di investimenti privati. La Banca Mondiale ha stimato infatti, nel mese di marzo, il costo per la ricostruzione del Paese dopo un anno dall’inizio della guerra pari a 411 miliardi di dollari. Si tratta di una cifra enorme che è destinata ad aumentare con il protrarsi del conflitto.

Come attirare investimenti privati?

Per far fronte a queste esigenze, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha arruolato BlackRock (BLK) e JPMorgan – le principali società di investimento americane – nel Fondo di Sviluppo dell’Ucraina, uno strumento che ha l’obiettivo di attirare prestiti a basso costo provenienti da altri Stati, istituzioni finanziarie internazionali e investitori privati. Secondo Wall Street Italia, l’approccio intrapreso sarebbe quello della finanza mista, già utilizzata in altri paesi e che consiste nell’uso strategico di finanziamenti allo sviluppo e fondi filantropici per mobilitare flussi di capitali verso i mercati emergenti e di frontiera.

Il Fondo mira quindi a raccogliere i cosiddetti capitali di concessione dai governi e dalle banche di sviluppo, e utilizzarli per attirare investimenti privati. Il capitale agevolato verrebbe fornito a condizioni più favorevoli e includerebbe titoli di debito emessi a tassi di interesse inferiori rispetto a quelli di mercato.

Secondo Stefan Weiler, responsabile dei mercati dei capitali di debito di JPMorgan per l’Europa centrale e orientale, il Medio Oriente e l’Africa, si tratterebbe di una “straordinaria opportunità” per gli investitori privati e per il futuro post-bellico dell’Ucraina.

Il governo ucraino, da parte sua, ha identificato cinque settori prioritari a cui saranno indirizzati gli investimenti inziali del fondo: infrastrutture, energia, produzione industriale, agricoltura e tecnologia dell’informazione. 

Ukraine Recovery Conference 2023

In questi giorni (21-22 giugno), il Regno Unito, insieme all’Ucraina, ospita la Ukraine Recovery Conference 2023 a Londra. Si tratta di un evento che si pone in continuità con il ciclo di incontri annuali che hanno avuto inizio sempre a Londra nel 2017 con la Ukraine Reform Conference. Durante l’ultimo incontro, che si è tenuto a Lugano nel 2022, si sono gettate le basi per il progetto di ricostruzione del Paese e, a causa della guerra, ha avuto il compito di unire il mondo in questa direzione.

Lo scopo di URC 2023 è quello di mobilitare il sostegno internazionale per la stabilizzazione economica e sociale dell’Ucraina e la ripresa dagli effetti della guerra, dando maggior impulso al ruolo del settore privato (e alle riforme necessarie per attirare gli investimenti), fondamentale per la realizzazione di progetti a lungo termine di ripresa dell’Ucraina.

Strategie europee per il sostegno all’Ucraina

La presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, durante la conferenza ha fatto riferimento alla Piattaforma di coordinamento dei donatori multi-agenzia (lanciata il 26 gennaio 2023, ha l’obiettivo di indirizzare le risorse in modo coerente con le priorità del Paese, trasparente e inclusivo) che riunisce l’Ucraina, i Paesi del G7, l’UE, la Banca europea per gli investimenti, la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, il FMI e la Banca Mondiale.

“La Commissione europea contribuisce con 18 miliardi di euro già quest’anno. Insieme ad altri donatori, abbiamo colmato il deficit di bilancio dell’Ucraina per il 2023 in modo che gli ucraini possano continuare a pagare stipendi, pensioni e assistenza sanitaria”, ha spiegato.

La presidente ha inoltre parlato del Nuovo Strumento finanziario per l’Ucraina, che sosterrà gli sforzi volti a sostenere la stabilità macrofinanziaria, a promuovere la ripresa e la modernizzazione del Paese, attuando nello stesso tempo le riforme necessarie per una eventuale adesione all’UE. Questo strumento sarà finanziato con sovvenzioni dal bilancio UE, prestiti raccolti dai mercati dei capitali e proventi da attività russe congelate.

Questo strumento si articola su tre pilastri. Il primo riguarda un forte sostegno finanziario allo Stato ucraino sotto forma di sovvenzioni e prestiti che garantiranno finanziamenti stabili e prevedibili. Il secondo fa riferimento a un quadro specifico per gli investimenti in Ucraina destinato ad attrarre e mobilitare investimenti pubblici e privati per la ripresa e la ricostruzione del Paese. Il terzo, invece, è relativo all’assistenza tecnica in materia di riforme e ad altre misure di sostegno, tra cui l’applicazione del diritto internazionale ai crimini di guerra commessi dalla Russia.

“Oggi proponiamo di prevedere fino a 50 miliardi di euro dal 2024 al 2027 per aiutare l’Ucraina a resistere all’aggressione e a ricostruire un paese moderno e prospero”, ha aggiunto.

Il piano del Regno Unito

Durante la Conferenza il Regno Unito ha presentato un importante pacchetto di sostegno finanziario all’Ucraina, che comprende 3 miliardi di dollari di garanzie sui prestiti della Banca Mondiale per sostenere la stabilità economica del Paese mentre continua a respingere le forze russe. Tale finanziamento sosterrà servizi pubblici vitali, compresi i costi di gestione di scuole e ospedali.

Il Primo Ministro Rishi Sunak ha inoltre annunciato il lancio del London Conference Framework for War Risk Insurance, sostenuto dai membri del G7. Si tratta di un quadro di assicurazione del rischio di guerra che contribuirà a limitare le potenziali perdite affrontate dagli investitori privati in Ucraina.

“Si tratta di un enorme passo avanti per aiutare gli assicuratori a sottoscrivere gli investimenti in Ucraina, eliminando una delle più grandi barriere e dando agli investitori la fiducia di cui hanno bisogno per agire”, ha affermato.

I meccanismi di assicurazione contro i rischi politici, compresi quelli legati alla guerra, possono svolgere un ruolo fondamentale per sbloccare il flusso di investimenti privati necessari per sostenere l’economia ucraina durante la guerra, oltre a sostenere la ripresa e la ricostruzione del Paese. Il Regno Unito sta già realizzando il quadro stanziando fino a 20 milioni di sterline di finanziamenti per fornire garanzie e assicurazioni per i progetti di ricostruzione, anche con il conflitto in corso.

Aurora Compagnone

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