Ue-Cina: superati gli Usa per scambi economici. Pesa anche l’effetto Covid

Ue-Cina

Per Eurostat non sono più gli Stati Uniti il primo partner commerciale Ue. E il terremoto Covid Ue-Cina potrebbe aver dato la spallata finale

La pandemia da coronavirus sta modificando vecchi assetti politico-economici e accelerando processi già in atto da tempo. Se il resto del mondo è tuttavia ancora economicamente in affanno, la Cina sembra aver ripreso vigore nella sua corsa verso la leadership mondiale. Secondo gli ultimi dati Eurostat, risalenti al 13 novembre scorso, sembra che i rapporti economici Ue-Cina abbiano definitivamente superato la tradizionale egemonia Usa sul mercato europeo: non che prima la Cina fosse un’estranea, anzi. Tuttavia il coronavirus ha fatto la sua parte.

Ue-Cina: Covid-19 dietro l’aumento degli scambi?

La Cina ha un nuovo ruolo in Europa e gli Usa – dal canto loro – arretrano. Le esportazioni americane verso l’Ue sono diminuite dell’11,4 % nel 2020. Le esportazioni europee verso gli Usa sono invece diminuite del 10% nello stesso anno. In questo vuoto si è inserita la Cina: tra luci e ombre. In Italia, infatti, stanno facendo notizia i presunti approvvigionamenti illeciti di dispositivi protettivi. La Procura di Roma indaga su ipotetiche maxicommesse per l’acquisto di 801 milioni di mascherine dalla Cina. Quattro le persone indagate, per una cifra pari a 72 milioni di euro: è coinvolta anche Francesca Chaouqui, già nota per Vatileaks. Ma aldilà della retorica sui reati – presunti o effettivi – rimane un dato: tra febbraio ed agosto 2020, solo l’Italia ha acquistato mascherine dalla Cina per un valore di quasi 2,5 miliardi di euro. Lo rivela uno studio di Assosistema Confindustria: è un dato che fa riflettere.

Il ruolo degli Usa

C’è da dire che con i partner Ue, gli Stati Uniti dell’amministrazione Trump, non sono stati particolarmente indulgenti. Due anni fa, l’ormai ex presidente Usa Donald Trump definì l’Unione Europea – senza mezzi termini – “un nemico”. Parole molto forti, considerando anche che i Paesi europei sono tra i principali alleati militari della potenza Usa. Le politiche economiche degli Stati Uniti hanno colpito l’export europeo, e non è una novità. Il motto di Trump “Make America Great Again” ha funzionato per i lavoratori statunitensi – la disoccupazione negli Usa è scesa sensibilmente nella fase pre Covid – ma alle volte ha danneggiato Paesi come l’Italia e la Francia. Se l’Italia del vino rimase comunque fuori dalla disputa Airbus, le tariffe fino al 25% del 2019 hanno colpito eccellenze italiane come il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano.





“Ogni giorno siamo sotto pressione da entrambi i lati per scegliere una parte, in un modo o in un altro. Non siamo nel mezzo, perché vorrebbe dire essere indifferenti e non lo siamo. Siamo vicini agli Stati Uniti che sono una democrazia come noi, perciò non possiamo essere al centro se condividiamo lo stesso processo democratico. Ma nella vita reale oltre ai valori ci sono gli interessi e dobbiamo combinarli entrambi…” Josep Borrell (Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza)

Ue-Cina: gli Stati Uniti di Joe Biden

Nel frattempo l’amministrazione Usa sta passando a Joe Biden. Alcuni parlano già di un “disgelo” tra Stati Uniti e Unione Europea: proprio quest’ultima guarda con favore al neo presidente eletto. E il vertice dei leader Ue del 10-11 dicembre discuterà proprio di questo: ricalibrare gli assetti continentali insieme con l’alleato americano. Riforma dell’Oms, clima e multilateralismo: questi sono solo alcuni dei focus da discutere. E ovviamente la Cina: Ue e Stati Uniti sarebbero concordi per una strategia di contenimento del gigante asiatico. E il fulcro dell’accordo è la comune appartenenza democratica: già, ma come escludere la crescente influenza cinese nel Vecchio Continente? Qualcuno crede davvero che l’antica alleanza Ue-Usa possa rinnovarsi solo sulla base della retorica? La Cina è in crescita, e le economie Ue lo sanno: i numeri lo dicono. I mercati lo recepiscono. Fino a che punto – come europei – vorremo intralciare il nostro nuovo principale partner commerciale?

Francesco Nicolini

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