Un’ondata di missili e droni lanciata dalla Russia ha colpito le città ucraine, danneggiando gravemente le infrastrutture energetiche e lasciando migliaia di persone senza elettricità. Il presidente statunitense Joe Biden ha definito l’operazione “ignobile” e ha ribadito il sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina con il costante invio di armi e testate a lungo raggio. Anche l’Unione Europea, all’indomani della conferma della Commissione di Ursula Von der Leyen, ha fatto sentire la sua voce: l’Eurocamera ha approvato, in seduta plenaria, la mozione sull’invio di testate a lungo raggio. Questa decisione non è, a livello legislativo, vincolante, ma porta con sé un carico politico non indifferente.
Supporto militare crescente dagli Stati Uniti
Biden ha ricordato che il suo governo ha già fornito centinaia di missili per la difesa aerea, artiglieria, veicoli blindati e testate a lungo raggio per rafforzare la capacità ucraina di resistere agli attacchi russi. “La Russia continua a sottovalutare il coraggio e la determinazione del popolo ucraino. Gli Stati Uniti rimarranno al fianco di oltre 50 Paesi per sostenere la lotta dell’Ucraina per la libertà”, ha dichiarato il Presidente americano uscente.
Inoltre, sono in corso ulteriori spedizioni di armamenti, inclusi razzi e sistemi avanzati di difesa aerea. Anche sul fronte energetico, gli Stati Uniti stanno collaborando con l’Ucraina per aumentare la resilienza delle sue reti in vista del rigido inverno.
Anche il Parlamento Europeo si trova sulla stessa linea d’onda, dopo il rinnovo dell’invio delle testate a lungo raggio a Kiev e l’invito che la comunità ha esteso a tutti gli Stati Membri. Il supporto all’Ucraina, sia morale che militare, è stato reso esplicito più volte al Presidente. Ieri, la terza mozione nell’arco di sei mesi è stata approvata a larga maggioranza e ha alzato sempre di più il consenso dell’Europa a inviare testate a lungo raggio a Kiev.
La risoluzione del Parlamento Europeo
In parallelo agli aiuti statunitensi, al coinvolgimento della Corea del Nord, e ai suoi esperimenti, il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione che invita gli Stati membri dell’UE a intensificare il supporto militare all’Ucraina. Con 390 voti favorevoli, il documento propone la fornitura di aerei, testate a lungo raggio, come i Taurus tedeschi, e moderni sistemi di difesa aerea. Accoglie anche con favore la decisione di Biden di autorizzare attacchi ucraini su obiettivi in territorio russo, esortando l’UE a seguire lo stesso approccio.
Divisioni politiche sulle armi
Il voto al Parlamento Europeo sulla fornitura di testate a lungo raggio all’Ucraina ha evidenziato divisioni tra le coalizioni politiche italiane. Nel centrodestra, solo la Lega si è opposta alla risoluzione, mentre nel centrosinistra il PD ha sostenuto il documento, nonostante alcune tensioni interne. I Cinque Stelle, invece, hanno votato contro, esprimendo preoccupazioni sull’escalation del conflitto.
Preoccupazioni per l’escalation
La risoluzione europea critica duramente l’alleanza tra Russia e Corea del Nord, considerandola un’escalation della guerra che mette a rischio la sicurezza europea. Inoltre, mette in guardia la Cina contro la fornitura di beni militari a Mosca, sottolineando che tale comportamento potrebbe compromettere i rapporti con l’Unione Europea.
Un precedente pericoloso?
Sebbene non vincolanti, queste decisioni segnano un passo significativo verso il coinvolgimento militare europeo nel conflitto. Il presidente russo Vladimir Putin ha avvertito che l’autorizzazione all’uso di testate a lungo raggio contro il territorio russo rappresenterebbe un atto di guerra da parte della NATO e dei Paesi europei. Tuttavia, l’UE sembra determinata a sostenere l’Ucraina, in linea con la politica estera di Ursula von der Leyen, recentemente confermata per un secondo mandato come presidente della Commissione Europea.
Un sostegno che divide
La risoluzione, pur approvata, continua a dividere le opinioni tra chi ritiene essenziale supportare militarmente l’Ucraina per preservare la libertà europea e chi teme le conseguenze di un’escalation. Nel frattempo, gli Stati Uniti e l’UE continuano a lavorare insieme per garantire che l’Ucraina riceva il sostegno necessario, sia in ambito militare che umanitario.