Twitch, il nuovo vecchio fenomeno del web in quarantena

La quarantena da cui siamo appena usciti ha portato indubbiamente un mutamento nella nostra società e nelle nostre abitudini. L’economia mondiale ha sicuramente subito una brusca frenata, ma il lockdown ha portato anche all’esplosione di molti nuovi “mercati”, sopratutto quelli legati all’intrattenimento online. Uno di questi è stato senza dubbio il mondo delle streaming, e leader assoluto in questo settore è la piattaforma Twitch.

Twitch è una piattaforma di streaming video nata nel 2011 come “branca” della all’epoca più nota Justin.Tv. In pochi anni la piattaforma viola è diventata il canale di riferimento per quanto riguarda le dirette sul mondo dei videogiochi, attirando nel 2014 l’attenzione del colosso Amazon che l’ha acquisito per 970 milioni di dollari.

Dopo il primo boom, che ha visto Twitch imporsi come il sito di riferimento per le live di videogiochi e competizioni esports, la seconda ondata di utenti si è avuta qualche anno fa. Infatti il successo di Twitch ha iniziato ad investire anche le forme di intrattenimento più “tradizionali”, nasce così il famoso Just Chatting. Sotto questa etichetta, portata avanti in italia da streamer come Homyatol e il Cerbero Podcast, è infatti possibile trovare talk show, podcast e eventi che sarebbero normalmente trasmessi dalle televisioni. Un esempio è stato il lancio del razzo Crew Dragon di SpaceX, evento di portata storica trasmesso in diretta proprio su Twitch.

Infine l’ultima definitiva ondata sulla piattaforma viola si è avuta durante  questa quarantena, permettendo a Twitch di annoverarsi ormai fra i siti di intrattenimento più mainstream.

Le maratone infinite

Uno dei fenomeni che ha visto protagonisti gli streamer di Twitch in questa quarantena è stato quello delle maratone. La disponibilità di tempo e il boom di nuovi utenti ha portato vari fra gli streamer più famosi d’Italia a lanciarsi in delle pazze dirette durate svariati giorni. Portabandiera delle maratone è GSkianto, streamer napoletano che ha passato in live la bellezza di 54 giorni, mangiando e dormendo con il suo pubblico, una sorta di Grande Fratello 2.0.

Altro gran “maratoneta” è Dario Moccia, veterano di YouTube e ulteriore caposaldo della community Just Chatting di Twitch Italia, che durante il lockdown ha lanciato una lunga maratona di beneficenza arrivata a raccogliere oltre 27mila euro per l’acquisto di respiratori.


La crescita di Twitch e i nuovi streamer

Oltre alle maratone Twitch ha in generale scoperto una crescita esponenziale dei propri utenti. Testimone di questa crescita è il canale di Homyatol, uno dei più famosi streamer in italia noto principalmente per le live IRL.

IRL sta per “In Real Life” e consistono in live registrate appunto “nella vita reale” sfruttando le situazioni comiche che il mondo mostra di fronte a sè. Il lockdown avrebbe perciò potuto tarpare, vista l’impossibilità di uscire, la crescita del canale di Homyatol. Lui è stato però capace di reinventarsi e di sfruttare la situazione mettendo in piedi un vero e proprio Talk Show online, a cui hanno preso parte i più importanti personaggi del web e non solo come: Alessandro Cecchi Paone, Maccio Capatonda, Douglas Costa, Ketama126, Rocco Siffredi e molti altri. Questo ha portato il canale di Homyatol ad una crescita vertiginosa passando da circa 2000 viewers di media prima del lockdown fino a picchi di oltre 15000.

La crescita della piattaforma ha portato anche una massiccia migrazione di youtuber su Twitch, e anche vari personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo si sono approcciati a questo insolito mondo, degli esempi sono il cantante Fabio Rovazzi, il calciatore Sergio Aguero e il pilota di Formula 1 Charles Leclerc.

Perché Twitch ha avuto questo successo?

Dal punto di vista degli streamer il grande successo di Twitch è senza dubbio imputabile ad un fattore economico. E’ stato ormai sdoganato da vari streamer che la piattaforma viola paghi molto bene; infatti, oltre alla partnership stipulata con lo stesso Twitch, il creator può guadagnare anche attraverso sponsorizzazioni, donazioni degli utenti, e attraverso gli abbonamenti al canale.

Dal punto di vista degli utenti invece la questione è un po’ più complessa. In primis la grande forza di Twitch è quella di riuscire a creare uno stretto rapporto fra lo streamer e il suo pubblico. Infatti il fattore del guardare “live”, e avere la possibilità di interagire tramite la chat e le donazioni, rende lo spettatore parte integrante della stream. Inoltre in un periodo in cui i giovani guardano sempre più di rado la televisione, Twitch è diventato un sostituto di quest’ultima. E’ infatti possibile trovarvi un’incredibile varietà di programmi ed argomenti, e fare zapping fra livestream di ogni tipo tutte in diretta in quel preciso momento.

YouTube è stato la televisione degli anni 10′, Twitch si appresta ad essere quella degli anni 20′?

Michele Larosa

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