Lancio una provocazione: l’istituzione di un’aggravante per il reato di minacce e lesioni nei confronti del giornalista che sta esercitando la propria funzione (che vale la pena ricordarlo: è di interesse pubblico ed è garantito dalla Costituzione). Vediamo se qualcuno ha il coraggio di formalizzare la cosa visto che per esempio sulle querele temerarie si sta facendo orecchie da mercante. Ecco qua cosa succede ad un giornalista che fa le domande giuste alle persone giuste. Parliamo di Daniele Piervincenzi che naturalmente è andato a Ostia a chiedere a Roberto Spada (della famiglia Spada nota alle cronache) perché abbiano appoggiato alle elezioni Casapound, che cosa si aspettano e come nasce questa vicinanza. Daniele ha fatto il suo lavoro e questo criminale (si criminale perché c’è la prova che lo sia e spero che la giustizia faccia velocemente il suo corso) gli ha spaccato il naso. Guardate il video e vi renderete conto che non si può essere tolleranti di fronte a certi gruppi e che i giornalisti devono essere tutelati nel loro lavoro. Tutto questo lo dico chiarendo innanzitutto la mia posizione e cioè che per me il gruppo in questione non ha dignità di essere ammesso alle elezioni trattandosi di un manipolo di violenti fascistelli ma soprattutto perché per me ha un valore quanto è stabilito dalla legge e dalla costituzione (esiste il reato di apologia del fascismo e nelle disposizioni transitorie e finali della carta costituzionale si vieta la riorganizzazione del partito fascista).