Turchia: Erdogan si oppone al no dell’UE

Il rapporto difficile tra Unione Europea e Turchia: pressioni politiche e minacce mettono in luce la fragilità di quest’alleanza così tanto discussa.

Il Parlamento dell’Unione Europea si è pronunciato a favore dell’interruzione dei negoziati per l’ingresso della Turchia nell’UE. La costante violazione dei diritti umani e la feroce repressione attuata dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan dopo il fallito colpo di stato, indicano quanto la Turchia sia lontana dall’avere quei requisiti essenziali per entrare a far parte dell’Unione.

Turkey's President Tayyip Erdogan talks to the media before a meeting with European Commission President Jean-Claude Juncker (not pictured) at the EU Commission headquarters in Brussels, Belgium, October 5, 2015. Erdogan mocked European Union overtures for help with its migration crisis during a long-awaited visit to Brussels on Monday that in the end was partly overshadowed by Russia's violation of Turkish airspace near Syria. REUTERS/Francois Lenoir - RTS34D3
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L’Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze. Questi valori sono comuni agli Stati membri in una società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità tra donne e uomini” (art. 2 TUE)

Benché il voto del Parlamento non sia vincolante, esso ha un forte potere persuasivo sulla Commissione europea e sui governi.

La reazione di Erdogan non si è fatta attendere. Se l’opposizione all’ingresso della Turchia si farà più marcata e concreta, il presidente turco aprirà i confini per permettere ai migranti l’ingresso in Europa. Possibilità che spaventa l’Europa, considerate le sue già scarse capacità di gestione. Il ruolo di Ankara è determinante per limitare l’arrivo di altri migranti.

Oltre a questa minaccia, Erdogan accusa apertamente i Paesi dell’UE:

Gli Stati che non smettono di darci lezioni su diritti umani, democrazia e libertà  sono incapaci di proteggere i bambini che si rifugiano da loro, in quanto non aprono le loro porte, ma al contrario li lasciano senza pietà dietro a fili spinati” (Rainews).

L’Unione Europea non può certo puntare il dito contro crimini che in parte lei stessa ha favorito tramite l’accordo stretto con la Turchia. Allo stesso tempo però il popolo turco deve trovare la forza di difendere la sua fragile democrazia e di opporsi ad un governo autoritario.

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