Il tumore al polmone è al terzo posto tra quelli più frequenti nel nostro paese. Secondo i dati dell’Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) nel 2016 i nuovi casi erano oltre 41’000.
Ora, grazie ad un nuovo test, sarà possibile scoprire la presenza del tumore grazie ad un prelievo del sangue.
La risposta è in una proteina
Rosalinda Sorrentino, ricercatrice e CEO di ImmunePharma, afferma
“Il test diagnostico si basa sull’individuazione di una proteina, appartenente al gruppo delle proteine caspasi. Questa proteina è presente nel sangue dei pazienti con il tumore al polmone in una quantità quasi cinque volte superiori rispetto ad un soggetto sano”.
In aggiunta:
“Questa elevata quantità delle caspasi è presente soltanto nei pazienti con il tumore al polmone. Questa caratteristica è fondamentale per la nostra scoperta e per la realizzazione del test, in quanto è solo e soltanto nel tumore polmonare e non in altri tipi di tumore”.
Di conseguenza, la presenza di questa proteina nel sangue permette di affermare che l’organo coinvolto è il polmone.
Lo studio
Lo studio ha interessato 120 soggetti ed i risultati vanno oltre le previsioni dei ricercatori. Rosalinda Sorrentino afferma: “Il test si è rivelato altamente selettivo e ha parametri statistici che superano il 95% di selettività e specificità, per cui è decisamente preciso”. Al momento il gruppo sta espandendo il test ad un numero maggiore di soggetti.
Il tumore al polmone è silente e si camuffa
Come per altri tipi di tumore, le neoplasie che colpiscono il polmone non danno sintomi evidenti nei primi stadi. La maggior parte dei pazienti non sa di avere il tumore al polmone fino a quando non compaiono i primi sintomi. Tra questi abbiamo: tosse persistente, dispnea, dolore toracico, disfonia ed emoftoe (l’emissione di tracce di sangue insieme al muco, in seguito ad un colpo di tosse).
Tralasciando l’ultimo sintomo, molti di questi possono essere ricondotti ad altre cause e perciò vengono ignorati dalla persona stessa. Specie se i soggetti sono fumatori, la maggior parte di questi sintomi gli saranno familiari, ma non necessariamente sono i sintomi di un tumore e perciò vengono ignorati.
Quando il soggetto si rivolge al medico, il tumore si trova già ad uno stadio avanzato e le possibilità di successo del trattamento diminuiscono.
Se consideriamo i metodi diagnostici classici, ovvero quelli che prevedono TAC o PET, che occupano tempo, soldi, e sono dannosi per la salute della persona, questo nuovo test porta con sé un incredibile potenziale.
Grazie al test basterà un prelievo del sangue
La proteina identificata è presente nel sangue dei pazienti. Di conseguenza, basterà un esame del sangue per ricercare la proteina e scovare la presenza di un tumore.
“Questa è una scoperta che si traduce in un esame diagnostico che per la sua semplicità potrà essere prescritto non soltanto dal medico specialista, ma anche dal medico di medicina generale” afferma Sorrentino “Sarà un test estremamente semplice, perché si basa su un saggio biochimico che viene già utilizzato non soltanto nei centri di ricerca, ma anche nei centri diagnostici”.
Il nuovo test sarà disponibile nel 2018
L’esame sarà commercializzato dal Dr Safuan Srl di Parma. Il Dr. Safuan Gritli afferma che: “Stiamo iniziando le verifiche definitive per avviare la fase di industrializzazione. Il test dovrebbe essere disponibile in Italia e in Europa nella seconda parte del 2018. Cercheremo di contenere il costo del test attorno a 25-30 euro”.
Valentina Imperioso