Donald Trump scongiura il sequestro dei beni, versando una cauzione da 175 milioni di dollari durante il processo per frode. La Corte d’Appello di New York ha infatti accolto la sua richiesta di ridurre la cauzione iniziale, che ammontava a 454 milioni di dollari. In parte, una vera e propria “vittoria” per Trump.
Donald Trump ha ottenuto una vittoria significativa nella sua battaglia legale contro le accuse di frode. La Corte d’Appello di New York ha infatti ridotto la cauzione che l’ex presidente americano era tenuto a versare per evitare il sequestro dei suoi beni durante il processo. La cauzione iniziale era stata fissata a 454 milioni di dollari, una cifra considerata esorbitante dai legali di Trump. La corte ha invece stabilito che una cauzione da 175 milioni di dollari sia più ragionevole, tenendo conto delle circostanze del caso.
La vicenda
Le accuse di frode contro Donald Trump ruotano attorno alla sua attività imprenditoriale, per aver “falsificato il valore degli asset delle sue società per spuntare condizioni migliori da assicurazioni e banche”. La procura di New York sostiene che Trump abbia gonfiato il valore dei suoi beni per ottenere prestiti e altri vantaggi finanziari. L’ex presidente ha sempre negato le accuse, definendole come una “caccia alle streghe” orchestrata dai suoi avversari politici.
Ciononostante, le parole di Donald Trump a marzo erano state le seguenti:
«Rispetto profondamente la decisione della corte d’appello e depositerò 175 milioni di dollari molto rapidamente, entro dieci giorni».
Il pagamento della cauzione
Donald Trump aveva 10 giorni di tempo per pagare la cauzione ridotta. I suoi legali avevano annunciato che l’ex presidente avrebbe versato la somma entro il termine stabilito. Il pagamento della cauzione non significa che Trump sia stato assolto dalle accuse di frode. Il processo è ancora in corso e la sua colpevolezza o innocenza sarà stabilita in un secondo momento. Prima dell’intervento da parte della Corte d’Appello di New York, Letitia James, procuratore generale di New York, era già pronta a riscuotere l’intera somma direttamente da Trump.
Infatti, questa notte Trump ha effettivamente depositato la cifra di 175 milioni di dollari, pagamento emesso dalla Knight Specialty Insurance Company.
Ciononostante, uno degli avvocati di Trump ha riferito che:
«Non vede l’ora di rivendicare i suoi diritti in appello e di ribaltare questo ingiusto verdetto».
Se Donald Trump dovesse vincere in appello, la situazione si ribalterebbe, e verrebbe probabilmente risarcito.
Le implicazioni della decisione
La decisione della Corte d’Appello di New York rappresenta una vittoria importante per Trump. La cauzione iniziale da 454 milioni di dollari avrebbe potuto avere un impatto significativo sulle sue attività imprenditoriali e sul suo patrimonio personale. La riduzione della cauzione a 175 milioni di dollari riduce questo rischio.
Le reazioni
I sostenitori di Donald Trump hanno accolto con favore la decisione della corte, definendola una “vittoria della giustizia”. I suoi detrattori invece hanno criticato la decisione, sostenendo che Trump non dovrebbe essere autorizzato a mantenere i suoi beni mentre è sotto processo per frode.
Il futuro del caso
Il processo per frode contro Donald Trump è ancora in corso. La prossima udienza è prevista per il 15 aprile. La decisione della Corte d’Appello di New York non avrà alcun impatto sul processo stesso. L’esito del processo dipenderà dalle prove presentate dalle due parti e dalla decisione del giudice, esito che potrà cambiare le carte in tavola.
Conclusione
La riduzione della cauzione quindi rappresenta una vittoria importante per Donald Trump, ma il suo destino legale è ancora incerto e sospeso a un filo. Il processo per frode è ancora in corso e l’esito finale è tutt’altro che scontato. Non resta che aspettare la data e lo svolgimento del processo per capire chi avrà ragione.