Donald Trump ha mantenuto fede alle promesse fatte durante la campagna elettorale e ha ritirato gli Stati Uniti dagli accordi di Parigi sul clima.
Il clima non è mai stato un tema particolarmente sentito da Donald Trump. Già in campagna elettorale si era più volte mostrato scettico nei confronti del cambiamento climatico e del pericolo che questo comporta per tutto il pianeta. La sua scarsa considerazione per le questioni climatiche è andata ben oltre la diffidenza.
In passato ha affermato che il riscaldamento globale fosse un’invenzione assurda perché, a parere suo, il pianeta si starebbe addirittura congelando. Una menzogna creata dai cinesi per minare l’economia statunitense.
Considerando questi precedenti, la sua decisione di chiudere definitivamente con gli accordi di Parigi non sorprende particolarmente. Sebbene siano accordi non vincolanti, quindi gli Stati Uniti non verranno sanzionati, essi rappresentano un importante punto di incontro tra i 195 Paesi firmatari su un tema che riguarda ogni singolo essere umano sulla Terra.
Secondo il presidente Trump, gli accordi non erano realistici e il costo che questi imponevano agli Stati Uniti erano esagerati. Il suo obbiettivo è quello di negoziare un nuovo accordo che non freni le attività economiche statunitensi e che non sia economicamente troppo gravoso.
“Gli Stati Uniti cominceranno a negoziare un nuovo accordo sul clima. Vogliamo un accordo che sia giusto. Se ci riusciremo benissimo, altrimenti pazienza“.
(Donald Trump)
Le critiche non si sono fatte attendere. L’ex presidente Barack Obama ha da subito espresso il suo disappunto: in questo modo “si rifiuta il futuro”. Un’opinione simile viene espressa anche da Matteo Renzi che su twitter scrive: “La decisione di Trump di bloccare l’accordo di Parigi fa male a noi e ai nostri figli. Oggi si stringe il cuore di chi ama il futuro“.
Il clima sta cambiando, è un dato di fatto. Senza l’impegno di tutti i Paesi, senza lo sforzo fatto da ogni singolo individuo sulla Terra, il rischio che il danno divenga irreparabile si fa giorno dopo giorno sempre più alto.
La decisione presa da Trump non ricade solo sugli Stati Uniti, sul futuro dei suoi cittadini e dei suoi figli, ma ricadrà sull’intera popolazione mondiale.
Radavoiu Stefania Ema