Il protagonista di inizio settimana è di nuovo lui, il Presidente statunitense. Donald Trump affossa le borse asiatiche e sembra pronto ad alzare di nuovo la tensione con l’Iran. Attese nuove sanzioni contro Teheran.
Il Tycoon non riposa mai. In poche ore Trump affossa le borse asiatiche e alza nuovamente la tensione con l’Iran, inviando una portaerei nella regione e minacciando nuove sanzioni.
Borse asiatiche in grande difficoltà
Dopo le dichiarazioni di Trump riguardanti possibili nuovi dazi al 25% su beni provenienti dalla Cina, infatti, le borse mondiali hanno accusato il colpo. In Asia il crollo è superiore al 5% (con l’esclusione del Giappone, la cui Borsa è ancora chiusa per l’abdicazione dell’Imperatore), in Europa i danni sono contenuti nonostante la partenza in negativo di stamattina.
Come spesso accade ai giorni nostri, però, tutto è partito da un Tweet. Il 5 maggio, infatti, Trump aveva scritto sul social che “Per 10 mesi, la Cina ha pagato tariffe del 25% agli Stati Uniti per l’alta tecnologia, e del 10% per altre merci. Questi pagamenti sono parzialmente responsabili dei nostri grandi risultati economici. Il 10% salirà al 25% venerdì prossimo. 325 miliardi di dollari di beni aggiuntivi inviatici dalla Cina rimangono non tassati, ma lo saranno a breve, ad un tasso del 25%. L’accordo commerciale con la Cina continua, ma troppo lentamente, nel tentativo di rinegoziare. No!”. Questo cinguettio, e la minaccia di nuovi dazi verso la Cina, sono stati sufficienti ad indebolire le Borse di un intero continente.
La Cina ha dichiarato che il nuovo incontro riguardante i negoziati per il commercio avrà luogo, come da programma, l’8 maggio negli Stati Uniti. Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese ha confermato che i due paesi possono ancora trovare una soluzione che porti giovamento ad entrambi.
Pronte nuove sanzioni contro l’Iran
Ma Trump non si è fermato qui. Dopo la denuncia dell’accordo sul programma nucleare iraniano avvenuta nel maggio 2018, gli Stati Uniti hanno deciso di porre la portaerei USS Abraham Lincoln sotto il comando dello US Central Command (CENTCOM), che comprende anche la regione del Medioriente.
Il Consigliere per la Sicurezza Nazionale statunitense, John Bolton, ha infatti dichiarato che “In risposta ad una serie avvertimenti preoccupanti ed escalation, gli Stati Uniti stanno schierando la portaerei USS Abraham Lincoln e una task force di bombardieri nella regione del Comando Centrale degli Stati Uniti”. Lo scopo di tale azione è di inviare un messaggio chiaro ed inequivocabile al regime iraniano: qualsiasi attacco agli interessi degli Stati Uniti sarà accolto con una forza implacabile. Bolton ha aggiunto che gli Stati Uniti non cercano la guerra ma sono pronti a rispondere a qualsiasi tipo di attacco. La decisione di schierare questa forza militare potrebbe precedere di qualche giorno l’imposizione di nuove sanzioni verso l’Iran.
Con un inizio settimana del genere, non resta che attendere gli ulteriori sviluppi che Donald Trump ha in serbo per noi.
Matteo Taraborelli