Il trionfo di Donald Trump alle elezioni in South Carolina: cosa sarà degli USA?

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Gli eventi politici degli ultimi giorni hanno gettato luce su una serie di sviluppi cruciali, dalle primarie repubblicane nello stato del South Carolina alle crescenti tensioni in Europa riguardo alla guerra tra Russia e Ucraina, fino alle osservazioni della Cina sulle elezioni presidenziali statunitensi. I trionfo di Donald Trump ha aperto una serie di strategie del candidato contro i suoi avversari, sia nella politica interna sia nella dialettica strategica. Ha aperto anche numerose sfide geopolitiche e alcune dinamiche, in particolare modo con le recenti guerre in corso, che potrebbero plasmare il futuro politico e diplomatico globale. Il trionfo di Donald Trump alle elezioni del 2024 sono un passo oscuro che l’America potrebbe compiere in questo periodo: quella in South Carolina è stata infatti la quarta vittoria di seguito del Repubblicano, dopo i successi in Iowa, New Hampshire e Nevada.

Il trionfo di Donald Trump e la battaglia di Haley: resoconto delle primarie repubblicane in South Carolina

Sabato scorso, gli occhi politici erano puntati sullo stato del South Carolina, dove si sono tenute le primarie del Partito Repubblicano, segnando la quarta tappa dopo Iowa, New Hampshire e Nevada. Il trionfo di Donald Trump ha conquistato una vittoria schiacciante, portando l’ex presidente verso una vittoria che sarà una minaccia per Biden, primo tra tutti, ma poi il popolo americano e le ritorsioni geopolitiche.

Con la vittoria in South Carolina, Donald Trump, ancora incriminato dalla Corte per i reati e gli assalti a Capitol Hill, ha vinto ottenendo il 59,8% dei voti contro l’aspirante Nikki Haley, che si è fermata al 39,5%.

La sconfitta prevedibile di Haley e la determinazione a continuare la battaglia

La sconfitta di Haley, ex governatrice del South Carolina tra il 2011 e il 2017, era ampiamente prevista, ma ha avuto un impatto significativo considerando il suo passato politico nello stato. Nonostante la mancanza di slancio nelle previsioni dei sondaggi, Haley ha respinto le voci di un imminente ritiro, dichiarando con fermezza che “oggi non è la fine della nostra storia”.

Gli analisti politici suggeriscono che Haley potrebbe persistere nella corsa fino al Super Tuesday il 5 marzo, quando si terranno le elezioni primarie in 15 stati contemporaneamente. Nel frattempo, il trionfo di Donald Trump è stato acclamato dalla folla a Columbia: il vincitore repubblicano ha annunciato che chiunque continui a sostenere finanziariamente la campagna di Haley sarà escluso in modo permanente dal campo MAGA, l’acronimo di Make America Great Again, che rappresenta il suo movimento politico.

Il MAGA è sicuramente uno degli strumenti politici più efficienti e potenti che Donald Trump abbia mai utilizzato: il Make America Great Again punta anche ad un valore storico. L’America, durante le sue storiche crisi economiche e politiche, ha sempre preferito l’isolazionismo rispetto a tutto il mondo. E anche questa volta, questa è la politica che il trionfo di Donald Trump si porta con sè.

Il trionfo di Donald Trump: il margine di vittoria e le incertezze future

Nonostante la vittoria schiacciante in South Carolina, il cammino di Trump verso la nomination repubblicana presenta sfide. I suoi problemi legali e i processi imminenti potrebbero complicare la sua campagna elettorale, creando incertezze sulla sua idoneità alla presidenza.



La questione chiave sono i voti di Haley. Nel caso in cui Trump ottenga la nomination, non può presumere di conquistare automaticamente i sostenitori dell’ex ambasciatrice. La divisione potrebbe indebolire Trump in una possibile sfida con Joe Biden, poiché chi ha votato Haley alle primarie potrebbe esitare nel sostenere Trump.

Europa in pessimismo sulla guerra in Ucraina e le possibili implicazioni di un potenziale trionfo di Trump 

Oltre alle dinamiche interne alla politica americana, l’Europa guarda con crescente pessimismo alla situazione in Ucraina, temendo che una possibile vittoria di Trump nelle elezioni presidenziali statunitensi possa avere ripercussioni sulla situazione del conflitto.

Un recente rapporto del European Council on Foreign Relations evidenzia un cambiamento di prospettiva sulla guerra tra Russia e Ucraina. Mentre in passato si era prevista una vittoria ucraina, ora solo il 10% degli intervistati nei dodici Paesi europei ritiene che l’Ucraina possa vincere, mentre il 20% prevede una vittoria russa. Il rallentamento dell’offensiva dell’esercito ucraino, le preoccupazioni sul cambiamento della politica statunitense e le incognite legate a una possibile rielezione di Trump sono citate come cause di questo cambiamento di opinione.

Il rapporto suggerisce che, in caso del trionfo di Donald Trump – e quindi della sua rielezione a presidente degli Stati Uniti -, l’Europa dovrà riconsiderare e, se necessario, intensificare il proprio sostegno all’Ucraina per mantenere la credibilità agli occhi di un pubblico sempre più scettico.

La Cina monitora le elezioni e le relazioni con l’Europa: Wang Yi rassicura sulla stabilità

Infine, la Cina segue con attenzione gli sviluppi delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha recentemente assicurato agli omologhi europei la volontà costante e stabile della Cina di essere un partner e una forza stabilizzatrice, indipendentemente dall’esito delle elezioni statunitensi.

Questa posizione contrasta con l’apprensione dei leader europei verso un possibile trionfo di Donald Trump, che potrebbe influenzare negativamente la cooperazione transatlantica. La preoccupazione è stata alimentata dalle dichiarazioni di Trump sulla NATO, ribadendo la sua opposizione a intervenire in difesa di alleati che non dedicano risorse adeguate alle forze armate.

Lucrezia Agliani

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