L’ultimatum dato dall’Ue ha portato la Germania a optare per una strategia radicale: trasporto pubblico gratuito. La sperimentazione verrà avviata in alcune città ma non tutti sembrano accogliere di buon grado questa iniziativa.
Il piano: trasporto pubblico gratuito
La Germania, tramite una lettera, ha avvisato il Commissario europeo per l’Ambiente, Vella, che:
sta prendendo in considerazione il trasporto pubblico gratuito per ridurre il numero di auto private
Questa iniziativa, nasce dall’ammonimento preso dal Paese da parte dell’Ue. Ammonimento che ha interessato anche altri Paesi (tra i quali l’Italia) per un’eccessiva emissione di diossido di azoto.
La Germania, reduce dallo scandalo del “dieselgate” ha quindi deciso di ricorrere a misure drastiche. L’iniziativa verrà sperimentata inizialmente in cinque città: Bonn, Essen, Mannheim, Herrenberg e Reutlingen. L’esperimento, tuttavia, non ha particolari fondamenti. Il ministro tedesco dell’Ambiente, Stephan Gabriel Haufe, infatti, ha dichiarato che saranno le città a decidere se effettuare il test.
Il governo federale, inoltre, punta a limitare l’introduzione delle auto in determinate aree urbane e aumentare gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche.
Le perplessità
Il sindaco di Bonn esprime le sue perplessità riguardo all’iniziativa sulla gratuità del trasporto pubblico. In primo luogo ritiene che occorre un incremento nel parco mezzi, in vista di un aumento nella domanda. In una intervista all’agenzia Dpa, infatti, ha dichiarato:
Non conosco nessun costruttore in grado di consegnare il numero di bus elettrici dei quali abbiamo bisogno
Ulteriori domande sono sorte in merito alla gratuità del biglietto. Come saranno finanziate le corse? I conti delle società che si occupano di trasporto pubblico, infatti, vivono grazie ai ricavi derivanti dal biglietto. Questi ammontano a circa dodici miliardi di euro, Come farà lo Stato a coprire il buco?
Nonostante il governo rassicura i sindaci dichiarando che ci sarà un aiuto per la copertura del divario, l’Associazione dei Comuni mette le mani avanti. Il presidente della stessa, Gerd Landsberg, infatti, ha detto:
Certo è che i Comuni e le aziende di trasporto pubblico non lo possono finanziare
Trasporto pubblico gratuito: i precedenti
Non è la prima volta che si pensa a limitare l’uso di auto private tramite rendendo gratuiti i mezzi pubblici. Un’iniziativa simile, infatti, era stata già pensata, e attuata, a Tallin, la capitale dell’Estonia. Il primo gennaio del 2013 la città rese gratuito il trasporto pubblico per i propri abitanti. I risultati, tuttavia, sono stati molto contenuti.
La speranza è quella di non fare la fine della Bulgaria, recentemente condannata per aver superato i limiti d’inquinamento concessi.
Elena Carletti