Negli ultimi decenni, la sicurezza stradale nell’Unione Europea è migliorata notevolmente e le strade dell’UE si sono rivelate statisticamente fra le migliori al mondo. Il Presidente Juncker, nel suo discorso sull’Europa pronunciato a Settembre 2017, illustrò l’obiettivo dell’UE e delle sue industrie di diventare leader mondiali dell’innovazione, della digitalizzazione e della decarbonizzazione.
La Commissione allora adottò un approccio volto a garantire che le politiche di mobilità dell’UE rispecchiassero tali priorità politiche. Sulla scia della Strategia per una mobilità a basse emissioni, la Commissione adottò due “pacchetti per la mobilità” rispettivamente a Maggio e a Novembre 2017. Uno dei pacchetti era L’Europa in movimento, che avrebbe consentito all’Europa di beneficiare pienamente della modernizzazione della mobilità e che prevedeva un sistema ispirato a principi di sicurezza ed efficienza per tutti i cittadini dell’UE.
La sicurezza, fondamentale per qualunque sistema di trasporti, ha da sempre avuto negli anni la priorità assoluta.
Il livello di sicurezza sulle strade dell’UE già nel 2017 reggeva favorevolmente il confronto con altre parti del mondo. Tuttavia, dato l’elevato numero di decessi e lesioni gravi (che si verificano ancora quotidianamente), l’UE e i suoi Stati membri si impegnarono a ridurre ulteriormente il numero di lesioni gravi e decessi sulla strada, richiedendo alla Commissione di coordinare l’azione a livello europeo. La invitarono quindi a “preparare un nuovo quadro strategico per la sicurezza stradale per il decennio successivo al 2020, che comprendeva una valutazione dei risultati in materia di sicurezza stradale. L’Unione Europea si impegnò a dimezzare entro il 2030 il numero di feriti gravi nell’UE rispetto al valore di riferimento del 2024. Tra il 2001 e il 2010 il numero delle vittime di incidenti stradali nell’UE diminuì del 43% e di un ulteriore 20% tra il 2010 e il 2017. Nel 2017, tuttavia, sulle strade dell’UE persero la vita 25.300 persone, circa 70 vittime al giorno”.
Nella notte del 26 Marzo 2019 è stato raggiunto un accordo fra le istituzioni europee, che prevede l’introduzione di nuove norme per la sicurezza, attraverso dispositivi che dovranno essere istallati a bordo di camion e automobili.
Tra questi figura l’obbligo della scatola nera per gli incidenti, nuovi sistemi per la frenata di emergenza e dispositivi volti a mantenere l’automobile o il camion in carreggiata, oltre che segnalatori in grado di avvertire l’autista in caso di distrazione e sonnolenza. I conducenti di camion e autobus dovranno obbligatoriamente munirsi di un sistema di riduzione dei “punti ciechi”.
E’ quindi essenziale che il sistema di mobilità di domani sia sicuro per tutti i cittadini dell’UE. Dobbiamo saper cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e perseguire con modalità avanzate molteplici obiettivi. Fra questi, rendere la mobilità europea più sicura e innovativa.
Sarah Sautariello