La Trashtag Challenge è una nuova sfida virale che interessa l’ambiente e il bene del pianeta Terra.
Sempre più numerosi i giovani che in questi giorni stanno aderendo alla Trashtag Challenge ripostando sui propri social una foto del prima e del dopo “intervento ambientalista”.
Le regole per parteciparvi sono poche e molto semplici. Recarsi verso un luogo pubblico abbandonato e deturpato, scattare una foto del prima, armarsi di sacchi e guanti, ripulire tutto e scattare una foto del lavoro svolto. Postarla sui social con l’hashstag #Trashtagchallenge e condividere con il resto del mondo un gesto di amore verso l’ambiente e noi stessi.
Come nasce la Trashtag Challenge
1.3 miliardi è il numero di rifiuti che in media produciamo ogni anno. Molti di questi rifiuti non vengono smaltiti negli appositi centri ma abbandonati ai lati delle strade, nei parchi verdi e nell’oceano (80%). I danni che provochiamo alla Terra sono innumerevoli. Le conseguenze di questi gesti all’apparenza insignificanti, provocano delle ripercussioni al suolo e all’aria che respiriamo per tutti gli anni a venire. Molti hanno aderito al richiamo di aiuto della giovane attivista Greta Thunberg: “Ragazzi per il clima non c’è più tempo anche gli adulti devono agire”. Nasce così l’occasione di salvare l’ambiente attraverso una challenge chiamata Trashtag (dalla crasi di trash, “spazzatura”, e hashtag).
I primi benefici della Challenge che ripulisce il Pianeta
Ad oggi sono 40mila i post che compaiono su Instagram con l’hashtag Trashtag da parte dei volontari di tutto il mondo. Dalla Bielorussia a New York fino alle acque cristalline di Bali in cui un coraggioso sub ha raccattato dei rifiuti di plastica abbandonati nel mare. Questa sfida potrebbe davvero lanciare un messaggio chiaro alle nuove generazioni e permettere a tutti di avere una piccola possibilità per salvare l’ambiente, con un po’ del vostro tempo e un paio di guanti.
Federica Verdoliva