Un aereo con 81 passeggeri a bordo si schianta nella notte nei pressi di Medellin, in Colombia. A bordo viaggiava la squadra di calcio brasiliana Chapecoense.
Le vittime del disastro aereo sono 75. Si contano solo 6 sopravvissuti, tra cui 3 componenti della Chapecoense.
La squadra brasiliana di Serie B era in viaggio per andare a disputare una gara importante. Domani avrebbe dovuto contendersi la vittoria della Copa Sudamericana con l’l’Atletico Nacional di Medellin. Un traguardo tanto sognato dai calciatori della Chapecoense, che in pochi anni avevano scalato le categorie del campionato, per arrivare ad un passo dal massimo livello. La finale della Copa Sudamericana è stata una vera e propria conquista, un desiderio realizzato con impegno e tanta passione.
Un destino beffardo e crudele però ha fermato la squadra brasiliana ad un passo dalla prima finale della sua storia. Il velivolo sul quale viaggiavano i componenti della Chapecoense si è schiantato sul suolo colombiano. Tra le cause ipotizzate un guasto all’impianto elettrico o l’insufficienza di carburante. Le cattive condizioni meteo hanno inoltre reso impossibili i soccorsi, decretando l’inevitabile tragedia.
Il drammatico episodio non può che far riaffiorare alla mente la nostrana tragedia di Superga. Il 4 maggio 1949, l’aereo che stava riportando in patria la squadra del Torino, si schiantò contro la Basilica di Superga. Nell’incidente persero la vita tutti i calciatori, gli accompagnatori e i dirigenti del Grande Torino. L’indimenticabile squadra scrisse la storia del calcio italiano, vincendo cinque scudetti definitivi.
I ragazzi della Chapecoense erano cresciuti a “pane e pallone”, fra le strade di un Brasile povero e iniquo. La loro passione era il calcio ed erano riusciti, tra molte fatiche,a farne un lavoro. Erano partiti dal basso , dalle serie minori e avevano raggiunto risultati insperati, oltre ogni previsione. Una favola, a cui è mancato il lieto fine. La vittoria della Copa Sudamericana, assegnata alla Chapecoense a tavolino dopo la tragedia, sarà dedicata a quei ragazzi appassionati, sognanti, pieni di speranze. Campioni per sempre, consegnati alla Storia dall’inflessibile Fato.