I traduttori auricolari sono un’innovazione della Time Kettle presentata ad Ifa 2019. Gli auricolari traducono 36 lingue e funzionano anche tramite app
Comunicare anche in altre lingue, grazie all’utilizzo degli auricolari. Sono solo una delle spettacolari novità presentate all’Internationale Funkausstellung Berlin (IFA) 2019 di Berlino, dove vengono presentati rivoluzioni di ogni genere che riguardino il campo tecnologico. Molti gli smartphone, le tv smart, elettrodomestici facenti parte dell’Internet Of Thing. Tra le tante si fanno spazio anche oggetti pratici che potrebbero rendere la vita (quotidiana e non) più facile. Sfruttando un progetto nuovo, che si rifà alla condivisione e alla creazione di relazioni multilanguages, moltissimo successo hanno avuto i traduttori auricolari Wt2, della casa produttrice Time Kettle.
L’obiettivo, come già spiegato dai produttori, è quello di demolire le barriere del linguaggio, facilitando la comprensione tra persone di diverse culture. Un obiettivo che si può agevolare sfruttando le quotidiane rivoluzioni della tecnologia. Il progetto è elaborato al fine di riconoscere 84 accenti differenti (inglesi, arabi, spagnoli), per un totale di 36 lingue. Gli auricolari operano su 12 server ad alta velocità che garantiscono prestazioni eccellenti.
Come funzionano gli auricolari
Gli auricolari sono racchiusi in una pratica custodia magnetica da dividere tra interlocutori. Una volta in funzione, gli auricolari si connettono automaticamente al dispositivo (smartphone o tablet) in cui è stata scaricata l’app. Sull’app occorre selezionare le lingue da utilizzare (da cinese a francese, da inglese a tedesco) e così via. Quindi, si può interagire in 3 modalità. Il “Simul Mode” garantisce una conversazione celere e simultanea. Mentre il “Touch Mode” adatto in ambienti rumorosi. Una volta toccato il tasto, bisogna tenere premuto il sensore nascosto per attivare il traduttore automatico, quindi dire qualcosa e rilasciare per tradurre.
Infine, lo “Speak Mode” è una modalità per brevi conversazioni con estranei. In questo caso non c’è bisogno di condividere gli auricolari. Poiché la traduzione è riprodotta tramite l’altoparlante del telefono e nell’auricolare. Alla base vi è un progetto atto a soddisfare le esigenze aziendali, sociali, familiari ed educative. Ed è per questo un prodotto da non farsi scappare per chi vuole poter conoscere culture diverse e per avere conversazioni profonde. Funzionali, pratici, da portare sempre con sé, ad oggi i traduttori auricolari risultano vendibili anche in Italia, al prezzo di 299 euro.
Anna Porcari