Le giornate cominciano ad allungarsi, il sole risplende nel cielo in maniera sempre più insistente e le nostre giornate all’aria aperta possono diventare anche un modo per scoprire la gastronomia del nostro Paese.
L’Italia, da sempre, offre ai suoi commensali prodotti freschi e naturali che provengono proprio dalla nostra terra. E, anche se negli ultimi anni siamo stati “invasi” da lounge bar e “apericena”, la tradizione rimane uno dei nostri punti di forza.
Molte volte vediamo persone fermarsi nel primo ristorante che capita, probabilmente un fast food o una catena di ristorazione, ma non c’è da stupirsi se la maggior parte dei turisti stranieri e non, è alla ricerca di una tradizione culinaria italiana che non potranno mai trovare altrove. Sono infatti masserie e trattorie di nuova e vecchia generazione a offrire l’essenza della nostra Penisola.
Partiamo con ordine: le masserie sono diffuse soprattutto nel Sud, in Puglia ma anche in Campania, Basilicata, Sicilia e Calabria. La loro origine risale al XVI secolo grazie all’influenza spagnola. E, dagli anni ’90, vi è stato un recupero di queste abitazioni. I prodotti tipici della masseria sono sicuramente olio e vino. Ma anche verdure, pane, marmellate e frutta fresca. Dovete provare una masseria se vi piacciono i sapori forti, se amate la convivialità tipica del Sud e se le vostre pretese sono quelle di mangiare in un posto spettacolare che si affaccia sul mare o è circondato da vigneti ed uliveti.
Un menù tipico della masseria può essere costituito da:
Antipasto: formaggi, miele, pomodori su un crostone di pane, frittura mista
Primo: pasta fresca con ricotta e caciocavallo
Secondo: carne alla brace
Dolce: crostata con marmellata di frutta fresca
Vino e olio della masseria.
Le trattorie, diffuse prevalentemente al Nord, sono la maggior parte delle volte vecchie cascine ristrutturate e adibite a ristorante. Somigliano alle osterie, ma alcune sono decisamente più eleganti. Un luogo dove i commensali possono sentirsi a casa senza rinunciare al gusto. Ancora una volta, ci troviamo di fronte a un luogo dove naturalezza e genuinità fanno da apri-porta. Pasta fatta in casa, verdure e sottaceti dell’orto. Carne e bolliti, ma anche vino fermentato nelle cantine della trattoria e formaggi sono gli elementi chiave di una cucina antica.
Un menù tipico di una trattoria è costituito da antipasti composti da culatello (insaccato), salame, coppa e pancetta. Cappelletti in brodo e tagliatelle al ragù. Stinco di prosciutto o punta di vitello al forno. E, come dolce, “Sbrisolona” (una torta tipica della pianura mantovana e parmense composta da diverse farine e mandorle).
Che vi troviate nel caldo e affettuoso Sud o che facciate tappa nella nebbia del Nord, non preoccupatevi. Prendete una strada secondaria, perdetevi tra i campi o i vigneti. Abbassate i finestrini e inspirate profumo di terra. Ovunque voi andiate, in Italia ci sarà sempre un luogo dove vi sentirete a casa.
“Meditate bene su questo punto: le ore più belle della nostra vita sono tutte collegate, con un legame più o meno tangibile, a un qualche ricordo della tavola” (Charles Pierre Monselet).
Federica Castellini