Il Medioevo è un periodo storico che appassiona molti di noi ma che è ancora avvolto da stereotipi e pregiudizi che ne danno la nomea di epoca buia priva di progresso scientifico e intellettuale. Fortunatamente, sembra che negli ultimi anni il Medioevo stia tornando di moda e con esso stia emergendo un nuovo tipo di divulgazione storica che getta nuova luce su questo periodo in realtà estremamente ricco e interessante. Al centro di questo revival spicca senza dubbio internet, strumento in prima linea nella diffusione di contenuti e informazioni riguardanti il Medioevo.
Il fenomeno Barbero
Non si può parlare di Medioevo senza citare prima di tutto il professor Barbero, lo storico piemontese che nell’ultimo paio d’anni è diventato una vera e propria celebrità con tanto di fan club digitali e siti a lui dedicati. Sebbene nelle sue celebri conferenze Barbero si occupi di storia a tutto tondo, parlando tanto della Preistoria quanto del Novecento, la sua vera passione e campo di studi è proprio il Medioevo. È infatti questa l’epoca a cui il professore ha dedicato gran parte della sua carriera e riguardo cui vanta la maggior parte delle conoscenze. Attraverso le sue lezioni e le conferenze Barbero cerca, con successo, di umanizzare il Medioevo, raccontandoci le storie di chi l’ha vissuto e mostrandone un aspetto molto più complesso e perfino progressista di quello che viene insegnato sui libri di scuola.
Sono quindi molti gli appassionati di storia che stanno riscoprendo questo periodo storico grazie alle registrazioni video delle lezioni del professore disponibili su YouTube o ascoltando le conferenze in formato audio grazie a podcast come Il podcast di Alessandro Barbero disponibile su app come Podbean. I contenuti prodotti da Barbero riguardanti il Medioevo però non finiscono qui: in quanto storico il professore ha scritto e pubblicato diversi volumi dedicati a questo periodo editi da Laterza come Donne, madonne, mercanti e cavalieri. Sei storie medievali e Carlo Magno. Un padre dell’Europa.
Il Medioevo nell’intrattenimento sullo smartphone
Per sentire una determinata epoca storica più vicina a noi e meno estranea abbiamo bisogno di vederla sotto una luce diversa, smettendo quindi di percepirla come un monolite del passato e potendola invece usare come fonte di ispirazione e di creatività: è così che fanno oggi diverse realtà digitali fruibili principalmente dallo smartphone. Sappiamo bene che da anni il mondo dell’intrattenimento si è infatti trasferito sui nostri telefoni principalmente sotto forma di app, ampliando così i nostri orizzonti e la semplicità della fruizione. Possiamo infatti ormai usare lo smartphone come un cinema portatile scaricando Netflix, portare sempre in tasca una sala da gioco virtuale con cui cimentarci alle diverse varianti della roulette sull’applicazione di Betway Casinò Online o ascoltare migliaia di brani in maniera gratuita e senza dover scaricare alcun file grazie a Spotify.
In pochi anni, infatti, il mondo dell’intrattenimento tramite app si è estremamente diversificato e ha allargato i propri orizzonti fino a toccare quelli del settore della storia e, in particolar modo del Medioevo, con enorme successo. È il caso per esempio di celebri giochi scaricabili da Google Play come Marginalia Hero, che vanta una valutazione di 4,5/5 e ambientato proprio tra i buffi personaggi che possiamo incontrare sfogliando le pagine di un libro miniato medievale. Ma non solo, anche i più generici social media diventano uno strumento utilissimo per creare contenuti, spesso irriverenti e divertenti, dedicati proprio al Medioevo e a cui possiamo accedere direttamente dal nostro telefono. Pagine ormai presenti su tutti i social come Feudalesimo e Libertà hanno creato un vero e proprio business dai propri follower, che hanno superato i 600.000 su Facebook, aprendo anche la Bottega di Feudalesimo e Libertà, un negozio digitale in cui è possibile acquistare magliette e gadget a tema.
L’avvento del bardcore
Come abbiamo detto, il segreto per apprezzare un periodo storico prima discriminato sembra proprio stare nella sua capacità di intrattenerci e interessarci. Andando a toccare quei sentimenti condivisi dagli uomini di tutte le epoche, possiamo così apprezzare e avvicinarci di più alle epoche del passato, incluso il Medioevo. Tra i linguaggi universali spicca sicuramente la musica e non stupisce quindi sapere che con il ritorno di moda del Medioevo, ora scevro di stereotipi e pregiudizi, stia tornando anche una vera e propria passione per la musica medievale. Sono infatti sempre di più i gruppi musicali che producono brani ispirati alla musica medievale, con tanto di strumenti d’epoca. Ma non solo, la vera rivoluzione sembra stare proprio nell’incontro tra la musica medievale e quella contemporanea.
Questo mix ha anche un nome, bardcore, un genere che sta spopolando sempre di più in rete e che vede come suo elemento principale la rielaborazione di canzoni moderne con strumenti e sonorità medievali. Facendo una semplice ricerca per bardcore su programmi dedicati alla musica come Spotify appariranno subito migliaia di risultati che propongono le versioni in chiave medievale delle ultime hit del momento. Su YouTube la regina di questo genere sembra essere l’artista proprietaria del canale Hildegard von Blingin’, chiaro ironico richiamo al nome della monaca e intellettuale medievale Ildegarda di Bingen, che nell’ultimo anno pubblicando solo dieci canzoni bardocore ha raccolto più di 700.000 iscritti. Tra le sue hit spiccano i rifacimenti di brani come Bad Romance di Lady Gaga, Jolene di Dolly Parton e Willow di Taylor Swift. Non resta quindi che aspettare e magari, in futuro, sentiremo le cover in chiave medievale delle nostre canzoni preferite anche in radio.
Sembra che il vero Medioevo stia finalmente venendo alla luce, spogliato di pregiudizi e preconcetti di cui è stato vittima per diversi secoli. Se la strada da fare è ancora tanta, grazie a internet gli appassionati oggi possono scoprire alcuni degli aspetti meno conosciuti di questa epoca e divertirsi creando o fruendo di contenuti a tema Medioevo rendendo così questa epoca storica un po’ più moderna e vicina al nostro sentire.