Thierry Klifa, regista francese non conosciuto in Italia, era arrivato verso gli ultimi di ottobre alla Festa del Cinema di Roma con il suo nuovo film Tout nous sépare, noir dal cast di tutto rispetto.
Il film, uscito oggi in Francia, sancisce la sua terza collaborazione con Catherine Deneuve, qui protagonista funzionale ma non così efficace e inoltre ha contribuito ad aprire le porte del cinema al rapper francese Nekfeu.
Il cantante, 27enne nizzardo, alla sua prima prova cinematografica, si è ritrovato attorno Diane Kruger, l’altra già citata protagonista e Nicolas Devauchelle, geniale giovane attore francese già visibile nel film Polisse.
Tutto inizia con una storia di dipendenza. Julia (Diane Kruger) è zoppa a causa di un incidente dai caratteri nebulosi, vive nella casa di famiglia con l’anziana madre Louise (Deneuve), che la protegge da sé stessa e manda avanti con grande forza ed intraprendenza l’azienda del marito defunto.
La ragazza però ha nel contempo una relazione con il suo spacciatore Rodolphe (Devauchelle), ragazzo non altolocato come lei, violento e che la sfrutta per i soldi.
Quando lui e suoi due amici si mettono in affari con un boss della banlieue della città di Séte e vengono minacciati di morte per i soldi mancanti da un accordo, Rodolphe chiede a Julia di aiutarlo.
Inutile dire che la tragedia scatta e per un conflitto banale: la ragazza, rifiutata malamente da lui poco dopo una scopata randagia, lo uccide.
Solo la madre Louise ha la forza di reagire all’avvenimento e riesce ad occultare il cadavere senza far cadere i sospetti su di loro. O almeno finché Ben Torres (Nekfeu) non entra in scena.
Il ragazzo, amico di Rodolphe, scopre la colpa di Julia e ricatta le due donne per avere i soldi spettanti al malavitoso Daniel (Olivier Loustau).
Ma nonostante questo inizio burrascoso, in maniera del tutto inaspettata, Ben e Louise scoprono di essere similissimi. La loro amicizia, breve ma densa di rispetto, simpatia e lealtà, è veramente l’unione di due mondi.
Ma non tutto ciò che è bene finisce bene in questo film…
Girato a Séte in Languedoc tra giugno e luglio del 2016, Tout nous sépare è uscito in Francia due giorni fa, dopo essere stato presentato al Festival del film francese di Svizzera, quello di Namur, alla Festa del Cinema di Roma.
Il film, la cui eventuale data di distribuzione italiana si farà attendere, ha un ottimo cast, che trova nei suoi componenti maschili il suo lato migliore. Nekfeu, il cui nome vero è Ken Samaras, è un attore prestante, intenso, che non ha nulla da invidiare ad attori più consumati.
La Deneuve è funzionale e non ha crepe se non per l’espressività facciale. Sarebbe stato meglio contattare per questo ruolo un’attrice sfumata, duttile, energica.
Forse quella grande donna ed interprete che è Fanny Ardant sarebbe stata perfetta.
Il film è bello per le atmosfere pervasive, il senso della luce nella fotografia e della resa di un mondo assai particolare scritto nei rapporti dei personaggi e reso da musiche adatte.
Lo stile è semplice, classico, non troppo elaborato, senza complicazioni ma dà bei momenti di intimità e violenza, il che lo solleva da alcune scivolate nel sociale sostenuto, tipico di molti film francesi contemporanei.
Per chi riuscirà a reperirlo, sarà piacevole, anche se non straordinario. Da tre stelle su cinque.
Antonio Canzoniere