Arriva a Milano, in autunno, la grande mostra monografica dedicata a Henri de Toulouse-Lautrec. L’esposizione evidenzierà l’intero percorso artistico e i tratti di straordinaria modernità, delineando la maturazione stilistica di quest’artista maudit (maledetto). Costruttore di un nuovo e provocatorio realismo.
Il genio maudit Henri Toulouse-Lautrec arriva a Milano per una grande mostra monografica: “Il mondo fuggevole”. Ospitata a Palazzo Reale sarà inaugurata il 17 Ottobre 2017 e chiuderà i battenti il 18 Febbraio 2018. Genio francese incompreso, ha rappresentato uno dei simboli del realismo del tardo Ottocento. L’esposizione racconterà il percorso artistico di Toulouse-Lautrec. Soffermandosi sui momenti più significativi della vita dell’artista, dalla vita sregolata e anticonformista fino ai suoi viaggi in Europa.
La retrospettiva analizza la sua figura nell’ambito della Belle Époque di fine Ottocento e della Parigi bohémienne. Di inizio Novecento. Promossa dal Comune di Milano-Cultura, da Palazzo Reale, da Giunti Arte Mostre Musei e da Electa. Con il Musée Toulouse-Lautrec di Albi e l’Institut National d’Histoire de l’Art (INHA) di Parigi.
A cura di Danièle Devynck (direttrice del Museo Toulouse-Lautrec di Albi) e Claudia Zevi il progetto, espositivo, si divide in sezioni tematiche. Il percorso porta ad approfondire la vita dell’artista bohémien. Toulouse-Lautrec fu in grado di realizzare una forma di realismo del tutto innovativa, basata su colore, movimento e forma. Saranno esposte ben 250 opere, 35 dipinti, litografie, 22 manifesti e acqueforti, provenienti da importanti musei. Tra cui la Tate Modern di Londra, il Musée Toulouse-Lautrec di Albi, il Museo Puškin di Mosca, la Bibliotheque Nationale de France a Parigi.
L’artista mudit e bohémien rappresentò l’artefice di un realismo personalizzato, dinamico, moderno. fino ai limiti del profetico. Toulouse-Lautrec coi suoi lavori si muove tra la luce abbacinante dei luoghi di divertimento e l’oscurità dei bassifondi. Portando il linguaggio delle avanguardie ad un vasto pubblico.
Henri Toulouse-Lautrec
Toulouse-Lautrec nacque il 24 novembre del 1864 ad Albi. Nella regione francese dei Pirenei, morì a Saint André du Bois nel 1901. E’ stato un pittore francese tra le figure più significative dell’arte del tardo Ottocento. Rese celebre nel mondo Montmartre, uno dei quartieri di Parigi. Discendente di una nobile ed antichissima famiglia francese è tra i più famosi pittori. La sua notorietà è legata al suo ruolo e alla sua presenza nel più noto movimento pittorico francese. L’impressionismo, tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. Nonostante il suo periodo di massima creatività è inserito nell’epoca ulteriormente innovativa del post-modernismo.
Interessato alla pittura sin da giovane si è scostato sempre più dall’ambiente aristocratico e conservatore in cui viveva. Di salute cagionevole soprattutto dovuto alla varie malattie genetiche di cui soffriva, legate ai rapporti tra consanguinei. Frequenti nella sua famiglia. Probabilmente proprio è per via delle sue condizioni di salute che spostò il suo interesse verso le persone ai margini della società. Rappresentado la figura umana con tratti nervosi e tormentati.
Nel 1872, assieme alla madre, si trasferì a Parigi dove frequentò il Lycée Fontanes. Qui conobbe Maurice Joyant, che divenne presto uno dei suoi amici più fidati. Maurice fu uno dei più importanti sostenitori dell’opera di Toulouse-Lautrec, diventando negli anni seguenti il curatore della sua eredità e un attento biografo dell’amico.
Dal tardo impressionismo ai manifesti
Toulouse-Lautrec divenne uno degli illustratori più ambiti a Parigi, concorse a rendere popolare il linguaggio delle avanguardie di fine Ottocento. Portandolo alla luce del grande pubblico, attraverso poster, stampe, litografie e illustrazioni. Gli furono commissionati vari manifesti pubblicitari per le rappresentazioni teatrali. Balletti, gli spettacoli dei café-concert oltre che illustrazioni di importanti riviste dell’epoca, come quella satirica Le Rire.
Con i suoi affiches dedicati ai più noti locali parigini (dal Moulin Rouge al Divan Japonaise), Toulouse-Lautrec assorbì e rielaborò la lezione impressionista. Produsse dipinti dalla forza magnetica. Sintetici, rapidi, innovativi. Nella resa dello spazio e nella concezione del colore, della luce, della pennellata. I soggetti da lui prediletti erano prostituite, scene della movida parigina, bar, salotti, teatri. Fino ad alcuni romantici ritratti di amanti colti fra le lenzuola.
Toulouse-Lautrec non aderì mai a nessuna scuola, nonostante ciò, seppe costruire un nuovo e provocatorio realismo. Sintesi estrema di forma, colore e movimento. Il mondo fuggevole permetterà al pubblico di conoscere l’evoluzione stilistica dell’artista di origine aristocratica, con una forte propensione a raccontare i bassifondi della Parigi dell’epoca.
Felicia Bruscino