Un malato di HIV mediamente costa allo stato italiano tra i 500 e i 1000 euro mensili. E anche per questo la Toscana fornisce condom gratis.
In Toscana condom gratis per tutti gli under 26: “una decisione fortemente voluta”, ha dichiarato il governatore Enrico Rossi attraverso i suoi profili social, e che si prefigge di abbassare il tasso di trasmissione di malattie sessuali e quindi, nel corso del tempo, di gravare meno sulle casse del sistema sanitario. Il progetto s’inserisce in un quadro ben più ampio, che si prefigge di aumentare la prevenzione e potenziare i percorsi d’assistenza per l’educazione sessuale. Infatti in Italia non solo sono stati accantonati pubblicità progresso, sportelli scolastici di educazione sessuale e campagne informative, ma a livello nazionale non ci si è mai posti il problema di una soluzione lungimirante per prevenire.
La nuova delibera della Toscana: condom gratis per gli under 26
Quello della Toscana è un progetto che ha visto protagoniste in precedenza sia l’Emilia Romagna che il Piemonte, e il cui scopo è quello di fare informazione e prevenzione, uno scoglio su cui la sanità nazionale sembrava finora essersi sempre infranta. Ad annunciare la notizia è stato lo stesso governatore della Toscana Enrico Rossi, che in un post su Facebook ha dichiarato:
“Una decisione che abbiamo fortemente voluto e fondamentale per contrastare malattie sessualmente trasmissibili, evitare gravidanze indesiderate, ridurre il ricorso all’aborto. Non solo profilattici: la gratuità riguarderà moltissimi altri metodi anticoncezionali.”
Online c’è anche chi si è mobilitato con petizioni, affinché il progetto abbracciato da Toscana, Piemonte ed Emilia Romagna diventi presto diffuso in tutte le regioni d’Italia, con progetti di prevenzione e d’informazione a pieno regime, capitanati proprio dalla contraccezione gratuita.
Prevenzione e informazione contro le malattie sessualmente trasmissibili
Solo in Toscana infatti, la trasmissione sessuale è responsabile del 75,6% dei nuovi casi di HIV negli adulti (il 43,5% dei quali in rapporti eterosessuali). Da qui la necessità di fornire maggiore informazione sull’infezione, sulle sue modalità di trasmissione e sui mezzi di prevenzione.
“Tutto questo non si riduce alla sola erogazione gratuita di contraccettivi, ma comprende il potenziamento dell’attività dei consultori, delle campagne informative, dell’educazione sessuale nelle scuole“, ha dichiarato l’assessore Saccardi a proposito della vicenda. Riuscirà l’Italia dei tabù a far tesoro della nuova delibera della Toscana?
Alice Antonucci