Bologna, l’illusione prospettica della Torre degli Asinelli

 

LA TORRE DEGLI ASINELLI: una “magica” visione

La torre degli asinelli, una delle due torri di Bologna, è il simbolo della città emiliana. Costruita presumibilmente da Gherardo Asinelli, un nobile ghibellino, la torre è alta 97,20 m e ha 498 gradini.  Fu eretta tra il 1109-19 ed oggi sotto il portico ritroviamo botteghe commerciali che ricordano la funzione del mercato medievale.

Rappresenta dunque un’importante monumento attorno al quale navigano molti eventi curiosi. Per esempio, fu presa di mira da una palla di cannone, numerosi incendi e addirittura un fulmine. Ma nessuno di questi eventi ne ha scalfito totalmente la stabilità, ed oggi è possibile ammirarla. Se si vuole però osservare questo simbolo in un modo del tutto alternativo, bisogna recarsi al Complesso di San Michele Bosco, oggi ospedale Rizzoli.

Infatti dai risultati di un esperimento condotto dal professor Marco Costa e il dottore Leonardo Bonetti del dipartimento di psicologia dell’università bolognese, si è scoperto un effetto ottico che gioca con la nostra percezione visiva: più ci si allontana dalla finestra del corridoio più la torre si ingrandisce, più ci si avvicina la finestra più la torre rimpicciolisce.




Si tratta del cosiddetto “effetto cannocchiale” che da un’illusione percettiva. Come precisa lo studio, si verifica quando un oggetto distante viene osservato attraverso una finestra. Quest’ultima subisce modifiche nella proiezione retinica quando ci si allontana o ci si avvicina ad essa, mentre l’oggetto inquadrato rimanere immutato nelle dimensioni.

Afferma lo studio:
“..L’illusione della torre degli Asinelli nel corridoio di San Michele in Bosco a Bologna, oltre a stupire ci permette anche di meglio comprendere come la nostra mente elabora la percezione di grandezza degli oggetti nel processo della visione”.

 

Ma precedentemente erano già stati condotti degli studi sul rapporto visivo tra il corridoio e la torre degli asinelli. Infatti nel lontano 1714, il professore bolognese Paolo Baldi aveva rappresentato in un disegno i rapporti geometrici. Da qui avrebbe dato vita ad ulteriori ricerche su questa “magia”, in realtà del tutto confermata da ipotesi scientifiche,  che gioca con la nostra percezione visiva.

torre degli asinelli

Ulteriori informazioni : http://bologna.repubblica.it/cronaca/2017/

SILVIA ROSIELLO

 

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