Nel 1973, fu presentato un musical che ebbe un successo incredibile: “The Rocky Horror Show”. Lo spettacolo nacque dal genio di Richard O’Brien, ed era un tributo parodistico ai film horror di serie B e alla fantascienza. Un musical atipico, le cui canzoni vengono cantate ancora oggi, a distanza di più di quarant’anni.
E’ la storia di Janet Weiss e Brad Majors, che si sono appena fidanzati ufficialmente. I due ragazzi lasciano la città per fare visita ad Everett Scott, il loro vecchio insegnante di scienze. Durante il viaggio, ha inizio una tempesta, e i due fidanzati si trovano costretti a cercare aiuto a causa di una ruota sgonfia. Trovano un vecchio castello e decidono di bussare per poter usare il telefono.
Nel castello, vengono accolti da Riff Raff, il tuttofare gobbo. Brad e Janet fanno anche la conoscenza di Magenta, la cameriera, e Columbia, una groupie. Alla fine incontrano il Dottor Frank N. Furter, uno scienziato pazzo bisessuale e travestito. L’uomo si presenta come “un dolce travestito da Transexual, Transylvania”, e li porta a visitare il suo laboratorio. Egli è un chiaro riferimento (parodistico, ovviamente) al Dottor Frankenstein. Mostra, infatti, la sua ultima creazione alla coppia: un uomo biondo e muscoloso di nome Rocky Horror.
Il musical ebbe un successo strepitoso, tanto da avere ispirato un film nel 1975: “The Rocky Horror Picture Show”. Con il passare degli anni, il musical ha assunto dimensioni ancora più leggendarie, ed è ancora presente nei teatri. La magia ha contagiato anche l’Italia, con un tour inarrestabile. “The Rocky Horror Show” ha debuttato il 29 novembre al Sistina di Roma, dove sarà possibile assistervi fino al 4 dicembre. I fan del musical saranno lieti di cantare ancora una volta le loro canzoni preferite, come “Sweet Transvestite” e “Don’t Dream It – Be It”. E saranno contagiati dall’atmosfera “folle” e intrisa di libertà.
Veronica Suaria