Tiberis è il nome della spiaggia inaugurata oggi 4 agosto, nel cuore di Roma. Sorge sulle sponde del fiume Tevere, in un luogo che qualche mese prima era abbandonato e malridotto.
Inaugurazione di Tiberis
Dopo l’inaugurazione rimandata di ieri pomeriggio, a causa del maltempo, l’apertura è stata posticipata alla giornata odierna. La spiaggia Tiberis si trova presso la zona di Ponte Marconi e ricopre un’area di 10mila metri quadrati. Non è dunque molto distante, dal cuore trasteverino della movida della Capitale. Il progetto è stato portato avanti dal Sindaco Virginia Raggi, con l’intenzione di avvicinare la città, alle altri capitali d’Europa. Roma dunque segue il modello di Parigi, per prendere il sole sulle rive del fiume.
Abbiamo creduto fortemente in questo progetto, perché il rilancio e la valorizzazione del fiume Tevere è una delle priorità del nostro mandato. È stato creato appositamente un Ufficio speciale che ha messo insieme i tanti soggetti istituzionali competenti, tra cui la Regione Lazio, l’Autorità di Bacino e la Capitaneria di Porto.
Virginia Raggi, Sindaco di Roma
La spiaggia verrà gestita da Roma Capitale con la collaborazione della Polizia Locale. Sarà aperta tutti i giorni fino alle ore 20.00 e l’ingresso sarà gratuito. A disposizione dei frequentatori ci saranno lettini, ombrelloni, docce, macchinette automatiche per bevande e snack, spogliatoi e campi da beach volley.
L’analisi dei cittadini
Aperta in ritardo rispetto alla stagione estiva, con un cantiere ancora in piedi è per questo oggetto di numerosi rimproveri. Tra le critiche c’è già chi riscontra una stretta somiglianza fra la storia di spelacchio – l’albero di Natale semisecco di Piazza Venezia – e la nuova spiaggia. Il troppo caldo soprattutto quello di questi giorni, la rende poco fruibile viste le poche zone d’ombra. Anche l’impossibilità di bagnarsi è uno dei principali limiti che Tiberis presenta. Fra i commenti dei primi frequentatori emerge l’indiscussa
necessità generale, di implementare una zona piscina. Fra gli aspetti negativi rientrano anche i bagni chimici, l’assenza di un chiosco e la mancata connessione Wi-Fi. C’è però anche chi si differenzia e l’apprezza, giudicandola “carina” ma da incrementare.
L’auspicio è però quello di vedere Tiberis così, anche a fine estate, nella speranza che non diventi la nuova vittima degli incivili.
Alessia Primavera