Ti regalo un’ emozione, Scarda all’Ostello Bello

Scendendo le scale che portano alla sala adibita per il concerto, già nell’aria si respira un clima che sta a metà tra la spensierata emozione di essere presenti e la consapevolezza che ne varrà la pena.

Una convinzione che si fa presto strada di fronte alla genuina e coinvolgente esibizione di Scarda, un artista tutto acqua e sapone, emozionale e profuso di sentimenti vividi.

Parte Dio esiste, e l’aria si riscalda. E se quello giusto ti regala un’ emozione, quel cantautore dall’autoironia tattile, che negli intermezzi tra una canzone e un’altra dà spazio al dialogo e all’interazione con il pubblico, una caratteristica oggi poco comune, nonché tanto ignorata, riesce nel suo intento. Forse al meglio delle sue capacità.

Fonte: http://www.21righe.it/index.php/categoria-ces-sinistra/881-fabrizio-de-andre-oggi-l-omaggio-vibonese-al-cantautore
Fonte: http://www.21righe.it/index.php/categoria-ces-sinistra/881-fabrizio-de-andre-oggi-l-omaggio-vibonese-al-cantautore

Scorrono le canzoni, scorre la poesia, una costruzione propria del cantautorato di Nico Scardamaglio, a cui l’autore è legato e che vuole conservare, anche nel prossimo album, un work in progess annunciato durante l’esibizione, che vedrà al centro dei suoi temi l’amore, nella narrazione a cui questi è legato, e di cui regala al pubblico un’anteprima, cantando un inedito.

Contatto, emozione e coinvolgimento non sono caratteristiche da poco, e quel palco poco rialzato, lì, a due passi dai suoi spettatori, ne evidenzia ogni dettaglio. Le peculiarità di chi ha tanta passione e riesce a trasmetterla con il solo ausilio della chitarra e di una voce.

Un acoustic che riesce, per tutta la sua durata, a togliere dalla mente ogni pensiero e far cogliere il presente. Il piacere di essere lì, in una sala gremita, in una sala semplicemente felice.

Le ansie e la fretta della Milano grigio perla per un attimo non esistono, mentre i colori di un focolare familiare vengono a galla. E si ha l’impressione di vivere, in un autunno piovoso e umido, una notte di mezza estate, in spiaggia, con un falò inesistente e le onde del mare sostituite da una melodia che oltrepassa il tempo.

Si eleva, leggera, così, nel bel mezzo di un concerto, una voce che si muove all’unisono e che coinvolge tutti i presenti. E tra un pubblico di ignoti e amici, si crea quell’atmosfera pazzesca orchestrata da un cantautore coinvolgente come pochi nel panorama italiano.

Tutte le canzoni de I piedi sul cruscotto, un album che non vale solo la pena di ascoltare, ma di vivere, vanno e vengono. E finite le canzoni, dopo qualche cover, il pubblico, voglioso, attento, caldo, non vuole interrompere quell’emozionale viaggio all’interno di un panorama che all’attenzione per le parole, abbina la perfetta armonia delle note.

Ed è subito bis. Ed è tutto una richiesta che grida “ancora e ancora”.

Emozione è la sintesi di un concerto perfetto nella sua imperfezione. In fondo è quello l’intento, è quella la vittoria: far scattare, far provare qualcosa.

Cos’altro aggiungere? Un autore da conoscere, un disco da ascoltare, un concerto da vivere.

E a tal proposito, vi invito a consultare la pagina facebook  https://www.facebook.com/scardaofficial/?fref=ts per scoprire le prossime date, premettendo che il calendario è in continuo aggiornamento.

Nell’attesa del nuovo album, il mio invito da spettatrice, è quello di lasciarvi andare e vivere un’ emozione.

E nell’eco, in chiusura…

“[…]L’amore dov’era? A cosa serviva?
Chissà, ma di certo a lei molto mancava!
Gina guarda la gente per strada.
Cammina piano piano, e pensa
mai nessuno a me mi prende per la mano.
Gina incontrava soltanto la gente
che a parte quello non voleva niente.
E Gina aveva un cuor da regalare,
a chiunque volesse e a chiunque lo potesse avere![…]”

 

Di Ilaria Piromalli

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