È il 1947 e l’antropologo ed esploratore norvegese Thor Heyerdahl è convinto che sia possibile raggiungere la Polinesia partendo dall’America del Sud e utilizzando solamente tecniche di navigazione preistoriche.
Ed è per dimostrare questa teoria che Thor Heyerdahl decide di salpare dal Perù a bordo di una zattera di legno di balsa: è la spedizione Kon-Tiki.
Da dove vengono i polinesiani?
All’inizio del ‘900 gli studiosi credono che le isole della Polinesia siano state colonizzate da popolazioni provenienti da Asia e Australia. Secondo Thor Heyerdahl, invece, fra gli antenati dei polinesiani ci sarebbero anche gli abitanti del Sud America.
Heyerdahl si basa su una serie di leggende e di racconti. Fa riferimento anche alle divinità Inca, in particolare a Viracocha (o Kon-Tiki Viracocha). “Splendore originario” e “Maestro del mondo”, Viracocha è una potente divinità. Stando al mito, dopo aver creato gli esseri umani il dio li abbandona e salpa su una zattera verso l’Oceano Pacifico.
Thor Heyerdahl decide di fare la stessa cosa: nasce la spedizione Kon-Tiki.
La spedizione Kon-Tiki
Heyerdahl sceglie i suoi compagni di viaggio. C’è Erik Hesselber, amico d’infanzia e unico tra i partecipanti ad avere esperienza di navigazione. Il comandante in seconda è Herman Watzinger, ingegnere civile, mentre l’antropologo Bengt Danielsson è l’unico capace di parlare spagnolo. Partecipano anche i due reduci di guerra Knut Haugland e Torstein Raaby.
Il gruppo si reca in Perù, nei pressi di Lima, in un’area concessa dalle autorità per la costruzione della zattera. L’imbarcazione viene realizzata in parte utilizzando materiale, tecnologie e metodi di tipo preistorico e in parte basandosi sulle cronache dei conquistadores. L’unica differenza è l’equipaggiamento. La spedizione di Heyerdahl viene dotata di una radio, orologi, carte, sestanti, coltelli, machete e scorte di viveri (patate dolci, 200 noci di cocco e una serie di razioni K fornite dall’esercito USA).
Il pomeriggio del 28 aprile 1947 Heyerdahl, i cinque compagni di avventura e un pappagallo salpano dal Perù. Dopo due avvistamenti di terra e dopo 101 giorni di navigazione, la Kon-Tiki raggiunge l’atollo di Raroia, infrangendosi contro la barriera corallina. L’equipaggio trascorre alcuni giorni in solitudine sull’isolotto prima di essere raggiunto da alcuni pescatori indigeni. In seguito, Heyerdahl e i suoi sono condotti a Tahiti, assieme al relitto della Kon-Tiki .La zattera ha percorso circa 3770 miglia marine (6890 km) ad una velocità media di circa 1,5 nodi.
La spedizione di Thor Heyerdahl ottiene fama mondiale. Il successo è coronato dall’uscita di un documentario, Kon-Tiki, realizzato con le riprese effettuate durante la spedizione da Heyerdahl stesso. Nel 1952 Kon-Tiki vince il premio Oscar per il miglior documentario.
Thor Heyerdahl aveva ragione?
La teoria di Heyerdahl sull’origine sudamericana dei polinesiani è ancora dibattuta. Da una parte, le analisi del DNA e dei resti archeologici hanno confermato che i primi migranti sono partiti dall’Australia e dall’Indocina. Dall’altra, tuttavia, recenti studi hanno aggiunto nuovi capitoli a questa storia. Nel DNA degli abitanti di Rapa Nui (Isola di Pasqua), ad esempio, è presente una percentuale di DNA amerindo. Alcuni studiosi la fanno risalire al 1200 circa. Altri la giustificano con l’importazione di schiavi del XIX secolo.
Un altro studio pubblicato su Nature nel 2020 prosegue su questa strada, confrontando i risultati dello studio su Rapa Nui con l’analisi del DNA di 807 individui delle isole polinesiane e di nativi americani della costa del Pacifico. Il risultato: è stato confermato un incontro tra gli abitanti delle isole Marchesi e un gruppo indigeno discendente da nativi dell’attuale Colombia. Le variazioni genetiche risalgono in questo caso al 1150.
È anche grazie alle teorie di Thor Heyerdahl che è stato possibile immaginare tutto questo. Heyerdahl non si è fermato con la spedizione Kon-Tiki e ha intrapreso molti altri viaggi nel corso del ‘900 (cui è dedicato The Kon-Tiki Museum, a Oslo). Sono celebri, in particolare, le due spedizioni Ra e Ra II, il cui scopo è stato quello di dimostrare la possibilità di viaggi a lunga distanza tra Vecchio e Nuovo Mondo a bordo di imbarcazioni di papiro.
Thor Heyerdahl si è spento il 18 aprile 2002 nella sua casa a Colla Micheri, in Liguria.
Rachele Colasanti