The private eye è un fumetto realizzato da Brian K. Vaughan, Marcos Martin e Muntsa Vicente. Pubblicato inizialmente sulla piattaforma online Panel Syndicate, è giunto poi in Italia (Maggio 2017) grazie alla casa editrice Bao Publishing.
Trama. Ci troviamo a Los Angeles, in un non troppo lontano futuro (2076), alle prese con un evento chiamato “Flood” (letteralmente diluvio). Ma non si tratta di un fenomeno atmosferico, bensì della più grande fuga di informazione della storia. Il sistema cloud è improvvisamente collassato liberando in rete tutti i dati in esso contenuti. Foto, video, mail, anche le informazioni più riservate sono diventate di dominio pubblico. Da questo inaspettato profluvio informatico ne consegue il caos più totale. Internet cessa di esistere e, in risposta allo spiattellamento dei loro segreti più intimi, i cittadini statunitensi sviluppano una difesa ossessiva nei confronti della privacy. Coprono il volto con le maschere più diverse per timore di essere riconosciuti in uno dei contenuti diffusi sul web.
Il protagonista. In questo scenario abbastanza futuribile, “a private eye”, un investigatore privato, o sarebbe meglio dire un paparazzo senza licenza, si occupa di raccogliere informazioni a pagamento. Un lavoro molto complesso perché, oltre alle maschere, i cittadini dispongono anche di documenti falsi attestanti tante identità diverse. Ad affiancare P.I. nelle sue indagini alcuni personaggi: in primis suo nonno, un medico in pensione che, nonostante internet non esista più, non riesce a fare a meno del suo smartphone e Melanie, una ragazzina che gli fa da autista.
Il caso. Un giorno una delle clienti di P.I. viene misteriosamente uccisa. Raveena, la sorella della vittima, non si capacita di quanto successo e costringe P.I. a indagare sull’assassinio.
The private eye è un fumetto ben riuscito. Brian K. Vaughan costruisce una trama avvincente, un giallo ambientato in un contesto distopico. Le Illustrazioni di Marcos Martin e Muntsa Vicente sono molto variegate e procedono agilmente durante tutto l’arco narrativo.
La privacy – come mangiare e respirare – è uno dei requisiti fondamentali della vita.
(Katherine Neville)
Giuseppe Bua
Sembra interessante! Il discorso web è molto delicato al giorno d’oggi e questo fumetto sembra pronosticare una possibile catastrofe che porterebbe il caos nella società. Geniale