“The Flash” è una serie televisiva ambientata nell’universo DC, incentrata sul personaggio di Barry Allen, conosciuto come Flash. Hartley Sawyer è un attore trentacinquenne che entra nella serie nel 2017, interpretando il ruolo di Ralph Dibny. Col passare degli anni diviene ben presto uno degli attori più amati della serie, tuttavia, a causa di alcune sue affermazioni e tweet, è stato allontanato dal ruolo.
“The Flash” senza Hartley Sawyer
Tutta la vicenda nasce in seguito a dei tweet, giudicati razzisti e sessisti, che Hartley Sawyer ha scritto tra il 2012 e il 2014. Una volta emersi, è scoppiata una vera e propria diatriba sui social, anche perché gli avvenimenti legati alla morte di George Floyd stanno alimentando molto questo dibattito. I tweet incriminati sono stati cancellati da Hartley, al momento girano nel web delle foto.
Hartley Sawyer was not an innocent man, he was damn near 30 years old when he said these things. pic.twitter.com/IvoeE7Uona
— Belle (@Lepetiteourse) June 9, 2020
Le dichiarazioni ufficiali dalla Warner Bros non tardano ad arrivare e sono molto dure: l’attore è licenziato e non parteciperà alle riprese della settima stagione.
Hartley Sawyer non tornerà per la settima stagione di “The Flash”. Non tolleriamo osservazioni che colpiscono qualsiasi razza, etnia, origine nazionale, genere o orientamento sessuale. Si tratta di osservazioni antitetiche ai nostri valori e politiche
Anche il produttore esecutivo Eric Wallace commenta:
I tweet sui social media mi hanno spezzato il cuore e mi hanno fatto arrabbiare da morire. Sono indicativi del problema più grande del nostro paese, che accetta e protegge ancora le continue molestie, inconsce o meno, che terrorizzano e brutalizzano le persone di colore, con esiti spesso fatali.
La risposta di Hartley Sawyer
In seguito alle numerose accuse ricevute, la decisione di Hartley Sawyer inizialmente è stata quella di chiudere il profilo Twitter e disattivarlo. In seguito ha rilasciato sul suo profilo Instagram un post in cui si scusa e prende le distanze da ciò che ha detto circa otto anni fa: era umorismo di bassa lega, ma non cerca di giustificarlo in nessun modo. Allo stesso tempo riconosce la gravità delle parole che ha utilizzato:
Devo a tutti loro delle scuse e le devo anche a voi. È irrilevante che le mie parole avessero un intento umoristico. Erano offensive e inaccettabili. Mi vergogno d’essere stato capace di questi orribili tentativi d’ottenere attenzione. Me ne pento profondamente (…) Voglio però essere molto chiaro sul fatto che questo non rifletta in alcun modo cosa penso e cosa sono oggi
Lincenziato per un tweet di 8 anni fa: giusto o sbagliato?
La scintilla in tutta questa vicenda è stata l’aspra contesa scoppiata sui social, a partire dai tweet dell’attore. Hartley tuttavia non è stato il primo, nel mondo dello spettacolo, ad essere allontanato per scomode affermazioni pubbliche. Il più recente è James Gunn, famoso regista che ha diretto “I Guardiani della galassia”. Anche Gunn è stato licenziato per tweet di cattivo gusto, risalenti a ben prima della collaborazione con Disney.
La domanda che sorge è la seguente: è giusto licenziare queste persone per dei tweet, certamente di pessimo gusto, pubblicati anni fa? La domanda già era sorta in ambito aziendale. Nel caso di Hartley Sawyer si parla di ben 8 anni fa: non si vuole giustificare il contenuto dei tweet, ma è giusto che una persona possa liberamente prendere le distanze da ciò che ha scritto. È oggettivo che in 8 anni il pensiero di una cambia radicalmente. Licenziare Hartley senza neanche lasciargli la possibilità di replica e di scuse è triste. Giudicare una persona per ciò che ha scritto anni fa sui social, estrapolandolo dal contesto, non equivale a conoscerla nel 2020.
Giudicare non è conoscere.
Jacopo Senni