Forse non tutti i cinefili scendono nelle acque torbide dei film di serie B. Forse per spocchia, forse per paura del giudizio delle loro cricche riguardo a questi piaceri colpevoli oppure, in casi fortunati e rari, quando l’amore per i grandi va a passeggio con il trash puro. The Disaster Artist allora potrebbe fare al caso loro.
Film ibrido a dire il vero, visto che l’attore-regista è James Franco, uno dei divi più quotati, bizzarri, famosi di Hollywood che ha visto il film premiato al Festival di San Sebastian in Spagna con il premio della Concha de Oro e in casa ha ricevuto il Golden Globe per miglior attore in una commedia o musical.
Il soggetto va a sguazzare nella storia del backstage di quello che è stato denominato il Quarto Potere dei film brutti, realizzato dall’eccentrico Tommy Wiseau, finanziato nel 2003 per un totale di 6 milioni trovati in circostanze oscure.
Attore incapace al limite dell’inverosimile, imbarazzante per gli insuccessi pregressi, Wiseau coinvolge il suo caro amico e belloccio Greg Sestero, interpretato nel film di Franco da suo fratello Dave, per raccontare una storia di assurda e sproporzionata tragicità in un gruppo di amici di San Francisco.
Distrutto dai critici, il film scatena l’inferno nella vita di Wiseau su ogni aspetto ma diventa al contempo un culto per le proiezioni di mezzanotte.
The Disaster Artist uscirà in Italia il 22 febbraio, portando a conoscenza il pubblico italiano del film The Room e ampliando forse la fama che il film così sotterraneo ha coltivato in patria e oltre.
Molte critiche favorevoli hanno portato il film di Franco al successo. Vedremo quindi se sarà capace di attrarre il pubblico nostrano con l’uscita nelle nostre sale ed imporsi come attore di pregio ancora una volta dopo una serie già consolidata di giuste scelte di carriera.
Antonio Canzoniere