New York: una città che ha ispirato artisti come Liza Minnelli, i R.E.M. e, in anni più recenti, Alicia Keys. Chiamata anche “Big Apple” (“Grande Mela”), ha uno skyline mozzafiato, caratterizzato da altissimi grattacieli. Il 23 marzo è stato presentato il progetto di un nuovo grattacielo, The Big Bend.
“Un grattacielo a New York: che novità”, penseranno ironicamente i più. Ebbene, The Big Bend non è un edificio tradizionale. Progettato dallo studio di architettura Oiio, ambisce a diventare la costruzione più lunga del mondo. Al momento è solo un sogno architettonico: per concretizzare il progetto, inutile dirlo, occorrono ingenti somme di denaro.
The Big Bend è un grattacielo sottile, a forma di arco. Ricorda molto le montagne russe: sale su, fino al cielo, e poi si ripiega su se stesso. È lungo ben 4.000 piedi, ovvero 1,2 chilometri. Se dovesse essere costruito, farebbe da cornice al panorama della città.
L’intento dello studio Oiio è quello di arginare le severe leggi di zonizzazione di New York. Tali leggi avrebbero creato degli stratagemmi attraverso i quali i costruttori cercano di massimizzare l’altezza della loro proprietà, in modo da garantire il prestigio di una struttura grattacielo.
La compagnia ha proposto di sostituire l’altezza con la lunghezza. Un’idea innovativa, che – se il progetto di The Big Bend dovesse essere finanziato – migliorerebbe ulteriormente la reputazione di Billionaires’ Row, la lussuosa area di Manhattan.
The Big Bend: una U rovesciata che potrebbe cambiare radicalmente il panorama di New York, donandole un aspetto peculiare. Il grattacielo sarà provvisto di un moderno sistema di ascensori a doppio binario. Essi permetteranno di spostarsi in orizzontale, in curva e in loop.
“Se riuscissimo a curvare la nostra struttura invece di cambiare le regole urbanistiche di New York, saremmo in grado di creare uno dei più prestigiosi edifici presenti a Manhattan”, hanno dichiarato i creatori. È un progetto molto coraggioso e ambizioso che si spera possa essere realizzato.
A detta degli architetti, The Big Bend proporrà un’alternativa ottimale, non più basata sull’altezza, bensì sulla lunghezza.
Veronica Suaria