Sofia Coppola, regista e figlia d’arte tra le più apprezzate negli ultimi anni, torna in scena con un nuovo film incentrato sulle donne: The Beguiled – L’inganno. Una predilezione costante, quella espressa dalla cineasta americana per il mondo femminile e inaugurata già nel 1999, con la fortunata opera prima Il giardino delle vergini suicide.
The Beguiled uscirà nelle sale italiane il 21 settembre, dopo la calorosissima accoglienza ricevuta all’ultima edizione del Festival di Cannes e tutti gli allori di un meritato premio alla Miglior regia. Interpreti a cinque stelle come Nicole Kidman, Elle Fanning e Kirsten Dunst completano l’elenco dei pregi stimato da critica e pubblico internazionali.
La storia prende spunto da una pellicola del 1971 diretta da Don Siegel, La notte brava del soldato Jonathan con Clint Eastwood, tratta a sua volta dal romanzo di metà anni ’60 A Painted Devil di Thomas P. Cullinan. Non un remake, piuttosto un riadattamento con forti virate femministe, che pone la questione sull’ancestrale diversità fra i sessi e il derivato conflitto per il potere.
Un giorno qualunque del 1864 – siamo negli anni della Guerra di Secessione americana – il caporale nordista McBarney (Colin Farrell), gravemente ferito alla gamba, viene ritrovato in un bosco della Virginia, da una delle giovani allieve del collegio di Miss Martha Farnsworth (Nicole Kidman).
Carità cristiana e spirito di fratellanza spingono la direttrice ad aprire le porte al nemico.
McBarney entra in un gineceo che sembra precorrere il paradiso, ma le premesse cambiano rapidamente volto. L’ospite – che è anche unica figura maschile della pellicola – altera gli equilibri della comunità muliebre, suscitando curiosità, gelosie e soprattutto strane tensioni erotiche, che culminano in modo imprevedibile e inaspettato. Lo spettatore va alla continua ricerca della definizione dei ruoli, perché qui diventa difficile distinguere la vittima dal boia.
The Beguiled è una commedia nera, un po’ thriller e un po’ horror, a metà fra il dramma storico e quello psicologico. Un’ora e mezza di visione da vivere con respiro corto e suspense crescente.
Valentina Concetti