L’enorme flusso di turisti la stava distruggendo e così le autorità thailandesi hanno deciso di chiuderla per cinque mesi. Si tratta della spiaggia di Maya Bay, sull’isola di Phi Phi, resa celebre in tutto il mondo dal film “The Beach” con Leonardo Di Caprio.
Girato dal regista inglese Danny Boyle, il film apparve nelle sale cinematografiche nel 2000, riscuotendo da subito un enorme successo, soprattutto tra i più giovani. Al fascino Di Dicaprio, Danny Boyle aggiunse ingredienti vincenti: l’isola misteriosa sconosciuta al resto del mondo, la ricerca della felicità nella natura incontaminata e una tribù di viaggiatori giovani e belli, decisi a coltivare il sogno di una convivenza pacifica tra le magnificenze di un paradiso naturalistico.
The Beach chiude da giugno a ottobre
La finzione ha creato una realtà paradossale portando il turismo di massa su un piccolo gioiello della natura. Si è calcolato che nei picchi dell’alta stagione, “The Beach” venga raggiunta quotidianamente da 300 barche veloci. Ciò significa che al giorno Maya Bay viene invasa da 5 mila visitatori, provenienti soprattutto dalla Cina. A furia di subire un’azione antropica così asfissiante, la splendida località posizionata in quel tratto dell’Oceano Indiano che prende il nome di Mare delle Andamane adesso deve fare i conti con una barriera corallina danneggiata in maniera molto sera, e con grossi problemi legati ai rifiuti e alla sporcizia dell’acqua.
Le autorità di Bangkok, spaventate, hanno reso noto proprio oggi la decisione di salvaguardare la famosa spiaggia chiudendola ai turisti da giugno a ottobre. In questo modo la natura avrà la possibilità di rigenerasi, guarendo dai danni ambientali provocati dallo sfruttamento turistico a dir poco eccessivo.
Il provvedimento era nell’aria già da tempo. Oggi è arrivata la conferma del Dipartimento per i parchi nazionali e la fauna selvatica. Anche Maya Bay subirà la chiusura temporanea prevista nel corso della bassa stagione turistica per tutti i parchi nazionali marini della Thailandia.
Michele Lamonaca