Sarebbe 35mila dollari, il prezzo della Tesla Model 3 proposta da Elon Musk, ma nonostante le decine di migliaia di prenotazioni ancora l’azienda non riuscirebbe a produrne abbastanza. Non è la prima volta che la produzione viene rimandata, dunque gli obiettivi proposti non sarebbero ancora raggiungibili, un grave problema per gli azionisti che hanno dato molta fiducia al progetto.
Tesla, per chi non ne fosse a conoscenza, con l’auto Model 3 vuole diventare la prima produttrice su larga scala di auto elettriche economiche (si fa per dire).
Quest’ultimo problemino di rallentamento unito ad altri fattori ha portato Tesla a perdere l’8% del suo valore in Borsa, un dato abbastanza sconvolgente.
Ma tornando alla Model 3, è stato stimato che finora siano state prodotte 11.418 vetture, e che la produzione settimanale sia di 1.058 unità… in realtà numeri molto al di sotto delle cifre predisposte da Elon Musk. Tesla ha continuato a rimandare l’obiettivo di 5.000 unità prodotte a settimana di trimestre in trimestre, ma al momento è ben lontana dal raggiungimento di questo dato.
Tesla, cosa ci dicono i dati?
I dati parlano chiaro, nonostante questi obiettivi mancati, l’entusiasmo di Elon Musk fa ben sperare. Nel 2010, Tesla è diventata la prima casa automobilistica statunitense a quotarsi in Borsa in 54 anni di storia. Oggi la stessa avrebbe un volume di affari gigante, un po’ come le big sello stesso settore: basti pensare che le sue azioni valgono complessivamente circa 43 miliardi di dollari, invece quelle di Ford valgono 43,8. Dunque le aspettative sono elevate per Tesla.
In realtà i dati dicono che le persone in lista d’attesa per comprare una Model 3 l’anno scorso sono state 500mila e ciascuna delle quali ha pagato un anticipo da 1000 dollari… molti purtroppo si son ritirati e hanno chiesto il rimborso, ma il risultato finale è che si dovranno vendere molte più Tesla per rimanere in pista.
I rallentamenti nella produzione della Model 3 sono alla base del reale problema che non ha ancora mai trovato soluzione: da quando esiste, Tesla non ha mai prodotto profitti e i debiti con i fornitori ammontano a circa 2,4 miliardi di dollari. Attenzione ciò non è drammatico, però lo potrebbe diventare quadro non venissero raggiunti gli obiettivi per un periodo prolungato di tempo.
Pensate un po’ quanto sono matti i piani di Elon Musk: lui avrebbe detto che lavorerà gratis, senza nessun tipo di compenso o bonus, per i prossimi 10 anni. A quel punto, se Tesla avrà raggiunto la capitalizzazione di mercato di 650 miliardi di dollari come dagli obiettivi, otterrà un bonus di 55,8 miliardi di dollari, ciò lo renderebbero l’uomo più ricco del pianeta.
Jacopo Pellini