Oggi in tutta Italia gli studenti si destreggiano nella terza prova
La terza prova d’esame nonché ultima è l’unica che, a differenza delle prime due, non prevede alcun intervento da parte del Miur. Il tanto temuto “quizzone” è stato svolto questa mattina da tutti gli studenti italiani frequentati la quinta classe.
Su come si siano preparati a questa prova ci sono tanti pareri quanti maturandi! C’è chi dice di aver studiato prontamente tutti gli argomenti che aveva trascurato durante l’anno scolastico, chi si è dato a un ripasso generale dei vari programmi nei giorni scorsi, chi legge qualcosa prima di entrare nell’istituto e ancora chi, nella totale apatia, decide di affidarsi alla buona sorte “E che Dio me la mandi buona”.
Tuttavia, gli aiuti dal cielo non arrivano mai, o quasi, e la terza prova d’esame inveisce anche contro i più preparati. Le materie d’esame sono cinque, divise tra interne ed esterne, formulate interamente dalla commissione d’esame che alle volte è clemente e alle volte no, si sa.
Le modalità e il tempo destinato alla prova variano in base all’istituto, ma possono variare anche a seconda della commissione coinvolta: dalle domande a risposta multipla si passa a quelle a trattazione sintetica. Tutto dipende dalla propria commissione, dunque, e anche da un pizzico di fortuna.
Tra studenti ansiosi e altri apatici, prima di entrare dal cancello e affrontare valorosamente il proprio destino, la voce che si sparge è una soltanto: “Comunque vada, è finita”. L’ultimo test scritto, poi l’orale e poi la vita.
Nessun maturando sa cosa gli possa riservare il futuro ma di certo le aspettative sono alte. Ci si aspetta qualcosa di meraviglioso, qualcosa di migliore anche se gli adulti tendono a sfatare questo mito. La domanda è: chi siete voi a dire a uno studente che sta per affacciarsi sulla vita vera ciò che sarà o non sarà, ciò che farà o non farà?
Studenti, maturandi, vivete come se il mondo offrisse infinite possibilità: volete volare? Allora fatelo, domani.
Maria Giovanna Campagna