Ieri sera, si è diffuso grande terrore a Mosca, in quanto un commando di terroristi ha attaccato una sala concerti nella capitale, provocando un massacro di civili. Il bilancio è di almeno 60 morti e 145 feriti. Il presidente Putin ha condannato l’attentato e ha elevato il livello di allerta antiterrorismo. La comunità internazionale ha espresso la sua solidarietà al governo e al popolo russo.
Nella serata di ieri, un vile atto di terrorismo ha sconvolto la capitale russa, Mosca. Un commando di uomini armati ha fatto irruzione in una sala concerti situata non lontano dal centro della città, seminando il terrore e provocando un massacro di civili innocenti.
Il bilancio dell’attacco è ancora provvisorio, ma si parla di almeno 60 morti e 145 feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni. Le vittime sono per lo più cittadini russi, ma tra i feriti ci sono anche cittadini stranieri.
La dinamica dell’attacco
Secondo le prime ricostruzioni, il commando, composto da almeno quattro uomini, sarebbe entrato in azione poco dopo l’inizio del concerto. I terroristi, armati di kalashnikov, granate e bottiglie incendiarie, hanno aperto il fuoco sulla folla, scatenando il panico tra i presenti.
Nel tentativo di fuggire, alcuni degli spettatori sono stati colpiti a morte o feriti mentre cercavano di raggiungere le uscite di sicurezza. Le forze di sicurezza russe sono intervenute tempestivamente sul luogo dell’attacco, ingaggiando uno scontro a fuoco con i terroristi.
Adrienne Watson, portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, ha detto che:
«All’inizio di questo mese, il governo americano aveva informazioni su un piano per un attacco a Mosca contro grandi raduni e concerti e le ha condivise con le autorità russe».
Le rivendicazioni e le reazioni
L’attacco non è stato ancora rivendicato da alcun gruppo terroristico, ma le autorità russe non escludono la pista islamica. Il presidente russo Vladimir Putin ha condannato con fermezza l’attentato, definendolo un “atto di barbarie”.
Putin ha inoltre annunciato che il livello di allerta antiterrorismo in tutto il paese è stato elevato al massimo livello. Le autorità russe hanno aperto un’inchiesta per accertare le responsabilità dell’attacco e per individuare i mandanti e gli esecutori materiali.
Un clima di tensione
L’attacco di Mosca ha fatto piombare la Russia in un clima di tensione e di paura. La popolazione è sconvolta e incredula di fronte a tanta ferocia.
Il governo russo ha promesso di fare tutto il possibile per assicurare i terroristi alla giustizia e per garantire la sicurezza dei cittadini.
Un tragico precedente
L’attacco di ieri non è il primo a colpire la Russia negli ultimi anni. Nel 2010, un commando di terroristi ceceni uccise 36 persone in un attentato alla metropolitana di Mosca.
Nel 2017, un kamikaze si fece esplodere in un supermercato di San Pietroburgo, provocando la morte di 16 persone.
La solidarietà internazionale
La comunità internazionale ha espresso la sua ferma condanna dell’attacco di Mosca e ha manifestato la sua solidarietà al governo e al popolo russo.
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha telefonato a Putin per offrirgli le sue condoglianze e per assicurargli il sostegno americano nella lotta al terrorismo.
Un monito per il futuro
L’attacco di Mosca è un monito per tutto il mondo. Il terrorismo non ha confini e non risparmia nessuno. Per ora, si possono fare solo supposizioni sui responsabili dell’attacco. Supporre che sia stato lo stesso Putin ad aver orchestrato tutto questo non sembra per ora del tutto plausibile, sebbene non sia ancora da escludere. Le informazioni sono ancora insufficienti per fare affermazioni concrete, non ci resta che aspettare, evitando di farci prendere dall’emotività.
È necessario un impegno comune per contrastare questa minaccia globale e per proteggere la sicurezza dei cittadini di tutto il mondo.