Poco prima della mezzanotte di lunedì 18 è avvenuto un terremoto in Cina di magnitudo 6.2 che ha colpito le province di Gansu e Qinghai. Il bilancio provvisorio è di almeno 118 morti e oltre 500 feriti, ma le attività di ricerca, salvataggio e soccorso sono rallentati dal forte gelo. Non sono mancati messaggi di solidarietà.
Il terremoto in Cina nelle province di Gansu e Qinghai
Nella notte di lunedì un terremoto in Cina di magnitudo 6.2 ha scosso le province di Gansu e Qinghai, nella parte nord-occidentale della Cina a una profondità di 10 chilometri. L’epicentro è stato localizzato a soli 5 chilometri dal confine tra le due province. Successivamente si sono avvertite anche altre 32 forti scosse di assestamento.
Il bilancio provvisorio delle vittime è salito a 118. Secondo l’emittente Cctv, fino a questa mattina sono 105 le vittime e 400 i feriti, di cui 16 gravi, a Gansu, mentre a Qinghai le vittime sono 13 con 182 feriti. Ufficialmente i dispersi, per ora, sono 20. Il numero delle vittime del terremoto in Cina però è stimato, in quanto è probabile che le vittime e i feriti siano molti di più a causa di comunicazioni saltate, le aree sono montuose e quindi difficili da gestire per il soccorso e da molti villaggi non è arrivato alcun segnale di vita.
Le scosse del terremoto in Cina sono state avvertite fino a 1.000 chilometri, tanto che nei video circolati dai media locali della provincia centrale dell’Henan, si vedono mobili in forte oscillazione nelle case. Inoltre, un altro terremoto, a circa 3.000 chilometri da Jishishan, ha scosso il sud dello Xinjiang alle 9.46 locali con magnitudo di circa 5,5 e una profondità di 10 chilometri.
Nel 2010 le due province, Gansu e Qinghai, avevano subito un terremoto della stessa intensità con un bilancio di quasi tre mila vittime.
I soccorsi
Il presidente cinese Xi Jinping ha sollecitato sforzi “a tutto campo” nelle attività di ricerca, salvataggio e soccorso dopo il terremoto in Cina. Sono state attuate una serie di risposte all’emergenza, ma il lavoro dei soccorritori è più impegnativo del previsto, a causa delle temperature ampiamente sotto lo zero per l’ondata di freddo eccezionale che sta colpendo il Nord del Paese. Questa mattina, nel Gansu, vicino al luogo del sisma, sono state registrate temperature intorno ai -14 gradi Celsius.
Nonostante il gelido inverno, i residenti si sono precipitati all’aperto e i soccorritori sono alla ricerca di sopravvissuti intrappolati nelle macerie. Sono stati mobilitati tremila vigili del fuoco e interi battaglioni delle forze armate, ma la difficoltà, oltre al freddo, è la vastità e la grandezza delle province colpite dal terremoto in Cina. Il Qinghai ha una superficie di 720 mila chilometri quadrati, il doppio dell’Italia, e il Gansu è di 420 mila chilometri quadrati.
Alcuni messaggi di solidarietà dopo il terremoto in Cina
Poco dopo la notizia del disastroso terremoto in Cina sono arrivati messaggi di solidarietà da parte della Russia e di Taiwan. Vladimir Putin ha inviato un messaggio di condoglianze al presidente cinese Xi Jinping. Nel messaggio, reso noto dal servizio stampa del Cremlino, si legge:
I russi condividono il dolore di coloro che hanno perso i loro cari nel disastro e sperano nella pronta guarigione di tutti coloro che sono rimasti feriti
Un messaggio importante per la situazione geo-politica, arriva anche da Taiwan che scavalca le continue tensioni con un messaggio su X:
Condoglianze più sincere per la Cina, le preghiere e la speranza che tutti coloro che hanno bisogno di aiuto lo ricevano prontamente. Taiwan è pronta a offrire assistenza nello sforzo per rispondere a questo disastro
È dal 2016, anno in cui è diventata presidente di Taiwan Tsai Ing-wen, che la Cina ha sospeso il dialogo politico con il governo di Taipei e ha intensificato la pressione militare intorno all’isola. Nonostante questo, però, la presidente Tsai alla fine del suo mandato, il 13 gennaio si terranno le elezioni presidenziali alle quali non parteciperà, ha scavalcato queste tensioni per lanciare un messaggio di solidarietà in una situazione tragica e difficile per il popolo cinese. Ha messo a disposizione le squadre di soccorso taiwanesi, esperte di situazioni catastrofiche come queste perché anche il territorio dell’isola è molto sismico.