Crolli, frane e diversi feriti a Taiwan a causa di un terremoto di magnitudo 6.4

terremoto a Taiwan

Il terremoto a Taiwan è avvenuto nella notte del 21 gennaio, lasciando una scia di danni e feriti. La scossa, di magnitudo 6.4, ha colpito la parte meridionale dell’isola, provocando il crollo di edifici, frane e smottamenti. Almeno 26 persone sono rimaste ferite e sono state trasportate d’urgenza in ospedale. Le autorità locali stanno lavorando senza sosta per gestire l’emergenza e coordinare i soccorsi, mentre la popolazione è ancora scossa dal violento terremoto a Taiwan.

Il terremoto a Taiwan: la scossa e i suoi effetti

Il terremoto a Taiwan è avvenuto alle 00:17 ora locale di martedì 21 gennaio, corrispondente alle 17:17 di lunedì 20 gennaio in Italia. La scossa si è verificata a una profondità di 9.7 chilometri, secondo quanto riportato dalla Central Weather Administration (CWA) di Taiwan. L’epicentro è stato localizzato nella contea di Chiayi, una regione situata nella parte meridionale dell’isola, zona già nota per la sua attività sismica.

Immediatamente dopo la scossa principale, più di 50 scosse di assestamento sono state registrate, aggravando ulteriormente la situazione. Mentre la terra continuava a tremare, le conseguenze si facevano sempre più evidenti. Il terremoto ha causato gravi danni a edifici e infrastrutture, con molti quartieri e aree rurali che hanno visto crolli di case e edifici pubblici. La potenza del sisma ha generato anche frane e smottamenti, isolando numerosi villaggi e creando enormi difficoltà nei trasporti.


 

Le conseguenze del terremoto a Taiwan

Dopo il terremoto a Taiwan, le operazioni di soccorso sono state velocemente attivate, con i vigili del fuoco che hanno recuperato molte persone intrappolate sotto le macerie. Le squadre di emergenza hanno cercato di raggiungere le zone più colpite per prestare soccorso ai feriti e per verificare la situazione. Purtroppo, a causa dei crolli e dei danni alle strade, molte persone sono rimaste isolate, aumentando la difficoltà di evacuazione e il rischio di ulteriori vittime.

La situazione a Taiwan è particolarmente critica nelle aree più vicine all’epicentro del terremoto. Il villaggio di Sising, per esempio, è stato isolato a causa di frane che hanno bloccato le vie di accesso. Le autorità locali stanno cercando di raggiungere il villaggio per soccorrere le persone e fornire gli aiuti necessari.

Inoltre, le difficoltà di comunicazione hanno reso ancora più complicato il coordinamento dei soccorsi, ma le forze di emergenza stanno lavorando senza sosta per limitare i danni e assistere le persone in difficoltà.

La risposta alle emergenze e le chiusure a Taiwan

Il terremoto a Taiwan ha avuto un impatto devastante anche sulle normali attività quotidiane. Nelle città più colpite, le scuole e gli uffici sono stati chiusi per motivi di sicurezza. La città di Dapu e il distretto di Nanxi sono tra le aree che hanno dovuto affrontare questa interruzione, con molte persone che hanno dovuto abbandonare le loro case a causa dei danni strutturali. Le scuole hanno temporaneamente sospeso le lezioni per garantire che gli edifici siano sicuri prima di permettere il ritorno degli studenti.

Anche il colosso taiwanese TSMC, produttore di microchip, ha dovuto prendere precauzioni. L’azienda ha evacuato i lavoratori da alcuni dei suoi stabilimenti situati nella parte meridionale e centrale dell’isola, onde evitare possibili danni alle strutture industriali e per garantire la sicurezza dei suoi dipendenti.

Il terremoto a Taiwan ha lasciato danni evidenti sull’isola. Servirà del tempo per ripristinare completamente le infrastrutture danneggiate. Tuttavia, la risposta rapida dei soccorritori e il supporto delle organizzazioni internazionali potrebbero accelerare il processo di recupero.

Mentre le operazioni di soccorso proseguono, le autorità hanno rilasciato avvisi per preparare la popolazione a possibili scosse di assestamento e ulteriori attività sismiche. La sicurezza resta la priorità, con particolare attenzione ai rischi di frane e crolli che potrebbero compromettere ulteriormente la situazione.

 

Elena Caccioppoli

 

Exit mobile version