Teoria Redpill: cosa sappiamo di questa teoria para-sociologica?
La teoria prende il nome dal film Matrix, in cui la “pillola rossa” apre la mente a Neo, mostrandogli “la verità” sulla sua realtà.
Nel caso della Teoria Redpill, al posto di Neo ci sarebbero i cosiddetti “incel“, ovvero i celibi involontari (Involuntary Celibate), i quali, prima di venire a contatto con questa “dottrina”, penserebbero di essere la “causa” del loro essere single “per scelta degli altri”.
Il legame tra Redpill, MRA, Padri Separati e Alt Right
La Teoria Redpill, invece, sostiene che il mondo contemporaneo ha creato un grande svantaggio sociale per l’uomo cishet (cisgender eterosessuali), che sarebbe la vera vittima della società odierna. Relativamente a questo specifico punto della teoria Redpill, vi è un’intersezione col movimento M.R.A (Men’s Right Activists), e le sue istanze, oltre che con quello del Padri Separati e con l’Alt Right (la Destra “Alternativa” Americana che aggiunge “white” a maschi etero e cisgender).
Il significato di redpillato e l’eguaglianza di genere come “sventura”
Per i cosiddetti “Redpillati“, ovvero per quegli uomini eterosessuali che dalla “pillola rossa” sono stati “liberati”, la rivoluzione sessuale e il femminismo sono le vere cause della “sventura” dell’uomo etero, il quale, precedentemente, tramite un sistema di “matrimoni combinati” o quasi (e in assenza di leggi sul divorzio), aveva “assegnata d’ufficio” una compagna “pariestetica” (di pari livello estetico e rango sociale).
Per la Teoria Redpill, invece, la rivoluzione sessuale e i successivi diritti delle donne hanno permesso a queste ultime di poter scegliere liberamente il proprio partner e di poter “utilizzare” la propria avvenenza per puntare ad un partner “di livello superiore” (estetico, ma soprattutto economico), ovvero di ipergamare, lasciando il gruppo degli uomini “brutti e poveri” senza la possibilità di avere una compagna.
Movimento Redpill e teoria Look Money Status (LMS)
Alla base di tutto, starebbe la cosiddetta teoria LMS, nel quale le relazioni nascerebbero non per un innamoramento libero e spontaneo, ma per un freddo calcolo derivato dall’interpolazione di tre fattori: Look, Money e Status: se l’uomo eterosessuale che si “propone” non ha abbastanza “punteggio”, viene scartato o lasciato per un potenziale partner maggiormente “skillato”, ovvero il cosiddetto Chad.
Chad, maschi alfa e donne “che se la cercano”
Il Chad, non è altro che un uomo che il “redpillato” invidia, perché, a causa del suo successo sociale, attrae a sé molte donne.
Una polemica che si vede spesso nei gruppi a tema è la “rabbia” perché una donna corteggiata ha scartato il “redpillato” che se ne sta lamentando e ha infine scelto “un Chad”, un uomo “che non deve chiedere mai”, un cosiddetto “maschio alfa“, che basa le sue strategie sentimentali sul Teorema di Marco Ferradini, un mascalzone, a volte un violento o un criminale, che tuttavia è circondato da donne, invece di scegliere un “bravo ragazzo” come lui. La conclusione è spesso livorosa e sottilmente violenta: se quell’uomo, quel mascalzone, le farà del male, “in fondo lei se lo sarà meritato”.
E Chad è anche il nome di un personaggio di Matrix 4: che sia un modo, della regista, per comunicarci che sa che questa “teoria” prende nome dalla sua fortunata trilogia?
Ipergamia femminile, ipogamia: concetti della Teoria Redpill
Una cosa che viene rimproverata alle donne eterosessuale è quella di “Iper-Gamare.”
Il concetto “para-scientifico” di Ipergamìa (il contrario di ipergamare è ipogamare) si può descrivere in questo modo: in un mondo in cui ognuno di noi ha “un voto”, che deriva dalla simmetria del nostro volto, e dalla bellezza in generale, la donna cerca un uomo con un punteggio “superiore” al suo.
Redpillati e punteggi di simmetria del viso
Le valutazioni del punteggio vengono fatte con strane App che calcolano i punteggi relativi alla simmetria del viso, scatenando richieste di pareri nei gruppi facebook che fungono da “gruppo di autoaiuto” dei Redpillati, i quali si chiedono vicendevolmente pareri estetici, in una modalità a metà tra il cameratismo e l’omofilia.
Vocabolario Redpill: NP, Cuck, BluePill ed altre perle
Quando si parla delle donne, in questi gruppi, si usano parole estremamente misogine come NP, acronimo di “non persona” (anche se alcuni di loro sostengono che NP stia per “narcisista patologica”), per indicare il disprezzo che provano per le donne che li hanno respinti o lasciati. Altri termini del loro sub-linguaggio sono “Lookmaxare” (migliorare il proprio aspetto), BluePillato (oppure Cuck: colui che non è stato ancora iniziato alla “Scienza” Redpill), e BlackPillato (colui che è ancora troppo livoroso per abbracciare serenamente la teoria RedPill) e MentalCel (un celibe involontario perché con tematiche psichiatriche).
Redpillati ed incel: non è una questione estetica o economica, ma di intelligenza emotiva
Molti dei redpillati che passano giornate a misurare il viso per studiarne le proporzioni e darsi un voto sono dei ragazzi giovani e potenzialmente attraenti: non hanno niente in meno dei “Chad” che tanto invidiano. Si stupiscono che delle donne, che considerano “un 6” respingano loro che sono “un 8”, ma quindi…perché vengono respinti anche se mediamente non meno attraenti degli altri?
Spesso si tratta di persone con dei problemi relazionali, non preparati a gestire un contatto ed una frequentazione. Probabilmente, le donne che invitano ad uscire lo percepiscono, e li allontanano.
Incel: atti di violenza e femminicidio negli ultimi anni
Anche se i redpillati prendono le distanze dagli incel (poiché li considero dei “bluepillati” senza consapevolezza), è molto importante ricordare che nel mondo, nell’ultimo decennio e non solo, ci sono stati atti di violenza e di misoginia causati da “incel”, che hanno punito le donne che li avevano respinti togliendo loro la vita, ad esempio il caso del 2019 che ha visto come vittima Elisa Pomarelli, da parte di colui che vergognosamente la stampa ha ribattezzato “gigante buono”, Massimo Sebastiani, amante respinto.
Teoria Redpill: legittima visione “sociologica” o misoginia mascherata?
E’ importante allora chiedersi se ogni lettura del mondo, ogni tentativo di “leggere” la realtà, sovvertirne le logiche decise dalle maggioranze è accettabile (del resto l’autocoscienza femminista ha fatto proprio questo, e anche l’autocoscienza nera e quella LGBT), oppure una teoria che si basa sulla misoginia, su una visione stereotipata che riconduce la donna ad una arrampicatrice sociale che vive la sua vita per attrarre “il maschio” e sposare un uomo ricco, che aderisce agli stereotipi del “femminile tossico”, della manipolazione, possa considerarsi accettabile.