Tensione tra USA e Cina: i palloni-spia frenano il disgelo

Biden aiuti militari a Taiwan

Gli USA accusano la Cina di spiarli con palloni aerostatici, ma Pechino parla di dirigibili per ricerche meteorologiche.
Intanto, la tensione continua a salire

Il Pentagono ha annunciato di aver notato un pallone-spia sorvolare gli Stati Uniti, e di averlo monitorato costantemente a partire dallo scorso martedì.
Il dispositivo sarebbe stato avvistato, per la prima volta, sopra le isole Aleutine in Alaska. Sarebbe passato poi per il Canada, arrivando infine sopra la base di Malmstrom, nel Montana, che ospita silos di missili nucleari.

Secondo l’esperto della difesa John Parachini, le dimensioni del pallone erano equivalenti a “tre autobus” e la sua altezza superava quella degli aerei civili.
Inoltre, secondo i funzionari, la traiettoria di volo comprendeva alcuni siti sensibili degli Stati Uniti.

A comunicarlo ai giornalisti è stato il portavoce del Pentagono, il generale di brigata Patrick Ryder.

Il governo degli Stati Uniti ha rilevato e sta monitorando un pallone di sorveglianza ad alta quota che si trova sopra gli Stati Uniti continentali in questo momento.
Il pallone sta attualmente viaggiando ad un’altitudine ben al di sopra del traffico aereo commerciale e non rappresenta una minaccia militare o fisica per le persone a terra

Il Presidente Biden ha subito preso in considerazione la possibilità di abbattere il pallone, mobilitando le risorse, tra cui i caccia F-22, e svuotando lo spazio aereo civile.
Ma, in un primo momento, la Difesa ha respinto l’idea per il rischio che i detriti potessero colpire i civili.

In seguito all’episodio, lo speaker repubblicano del Congresso, Kevin McCarthy, ha accusato la Cina di “ignorare spudoratamente la sovranità degli Stati Uniti”, e ha esortato Biden a “non restare in silenzio”.

Poche ore fa, il pallone è stato abbattuto.

Questo pomeriggio, su ordine del presidente Biden, i caccia dell’U.S. Northern Command hanno abbattuto con successo un pallone appartenente alla Cina sulle acque a largo delle coste della South Carolina, nello spazio aereo Usa

La posizione della Cina e le accuse di spionaggio

La questione è stata subito sollevata con la controparte cinese attraverso i canali diplomatici.
Il Ministro degli Esteri cinese, Mao Ning, ha smentito l’accusa di spionaggio, dichiarando che il pallone sarebbe, in realtà, un dirigibile di ricerca meteorologica. Le sue capacità di autogoverno sono molto limitate, perciò la sua rotta sarebbe stata deviata da venti di ponente.

Ning si è scusato con gli Stati Uniti, dichiarando che la Cina non ha nessuna intenzione di violare il diritto internazionale.

La Cina si rammarica per il suo ingresso involontario nello spazio aereo statunitense per cause di forza maggiore, e continuerà a comunicare con gli Usa gestendo adeguatamente questa situazione imprevista

Gli USA, tuttavia, hanno respinto l’ipotesi della ricerca meteorologica.
Daniel Russel, principale diplomatico statunitense per l’Asia sotto il Presidente Obama, l’ha persino definita “un alibi ridicolo“.

L’incidente del pallone-spia è solo l’ultimo tassello di un più grande schema di spionaggio tra le due superpotenze.




Secondo il senatore repubblicano americano Marco Rubio, infatti, il pallone spia è allarmante ma non sorprendente.

Il livello di spionaggio rivolto al nostro paese da Pechino è diventato drammaticamente più intenso e sfacciato negli ultimi 5 anni

Secondo alcuni funzionari, i palloncini spia sarebbero stati utilizzati più volte negli scorsi anni. Quest’ultimo, però, avrebbe persistito più a lungo dei precedenti.
Inoltre, poche ore fa sarebbe stato avvistato un secondo pallone sorvolare l’America Latina.
Secondo gli USA, la Cina sarebbe impegnata nel carpire segreti militari e informazioni sensibili attraverso l’acquisto di terreni in aree sensibili, satelliti spia e persino attraverso l’utilizzo di chip e applicazioni mobile come Tik Tok.

Allo stesso modo, anche gli USA sarebbero colpevoli di spionaggio ai danni della Cina, mediante il dispiegamento di navi o aerei nei pressi delle basi militari cinesi.

Tensione tra USA e Cina: le questioni importanti

Recentemente, il direttore della CIA, William Burns, ha definito la Cina la “più grande sfida geopolitica degli USA“.
I punti di contrasto, infatti, sono molti.

Uno dei temi di maggiore tensione tra USA e Cina è la questione dell’isola di Taiwan.
Gli equilibri hanno subito un duro colpo lo scorso agosto, con la visita di Nancy Pelosi all’isola, nella quale ha confermato il supporto degli USA all’indipendenza dei taiwanesi.
La visita è stata giudicata da Pechino come “una grave violazione della sovranità e dell’integrità territoriale della Cina”, e ha portato a crescenti tensioni militari nei pressi di Taiwan.
Anche la partnership di Pechino con la Russia è tema di scontro, ma su entrambi i fronti non si prospettano riavvicinamenti.

Altro tema fondamentale è quello della “guerra dei chip“.
Washington ha applicato forti restrizioni alle esportazioni di chip in Cina, preoccupata che la tecnologia avanzata potesse essere usata per scopi militari e per violazioni dei diritti umani.
Questo ha messo in difficoltà il settore tecnologico cinese, con il rischio di influenzare l’ecosistema tecnologico globale.

A pesare sulla tensione tra USA e Cina ci sono anche il traffico illegale di fentanyl proveniente da oriente, la salute globale, il cambiamento climatico e i diritti umani.
In particolare, gli USA richiedono il rilascio dei cittadini statunitensi Kai Li, David Lin e Mark Swidan, detenuti ingiustamente in Cina.

Blinken annulla il viaggio a Pechino: disgelo rimandato

In seguito all’incidente, il segretario di Stato Anthony Blinken ha rimandato il suo viaggio a Pechino, dichiarando che l’incontro si terrà comunque “quando le condizioni lo consentiranno“.

La decisione di rimandare l’incontro con i funzionari di Pechino sarebbe stata presa dopo consultazioni di alto livello tra Biden, Blinken, e alcuni membri del team di sicurezza nazionale.
L’annullamento consiste in una risposta forte al presunto attacco della Cina, e allontana le critiche di un approccio considerato troppo debole dal Congresso, che auspica una linea dura verso Pechino.
Inoltre, la questione del pallone avrebbe potuto sviare l’agenda del colloquio.
Secondo Reuters, la scelta di annullare l’incontro ha “sgonfiato le speranze di disgelo diplomatico“.

Il viaggio a Pechino, infatti, sarebbe dovuto essere un tentativo di avvicinamento diplomatico tra i due Paesi, le cui relazioni hanno subito un brusco declino.
In un briefing, il Centro per gli studi strategici e internazionali (CSIS) di Washington ha parlato dell’incontro come di un momento importante per acquietare la tensione tra USA e Cina.

Si tratta davvero di ristabilire il fondamento della relazione e mettere in atto alcune procedure e meccanismi per essere in grado di gestire alcune delle tensioni nella relazione

Per la Cina, l’interesse nel ristabilire le relazioni con gli USA dipende soprattutto da un punto di vista economico.
Con la politica zero-Covid, infatti, gli investitori stranieri hanno trascurato la Cina allarmati da un ipotetico ritorno dell’intervento statale sul mercato.
Negli ultimi mesi, Xi ha incontrato diversi leader mondiali per promuovere le relazioni economiche.
In questo ambito, come afferma anche il principale quotidiano cinese, The People’s Daily, la visita di Blinken avrebbe avuto un ruolo importante.

Per le due economie è impossibile disaccoppiarsi. I Paesi dovrebbero approfondire la cooperazione per promuovere lo sviluppo delle relazioni bilaterali

Pechino sembra non aver preso bene l’annullamento del viaggio di Blinken.
Prima dell’annuncio ufficiale degli USA, il decano esecutivo della Scuola di Relazioni Internazionali dell’Università di Nanchino, Zhu Feng, aveva dichiarato:

Se Blinken dovesse cancellare il suo viaggio a Pechino a causa del pallone, lo vedrei come se lo usasse come scusa per fare ciò che voleva fare comunque: non visitare la Cina

Ma secondo l’analista della RAND Corporation Indo-Pacific, Derek Grossman, la visita sarà riprogrammata. Potrebbe però richiedere molto tempo.

Nel complesso, penso che l’amministrazione Biden vorrebbe riprogrammare, poiché ci sono molte questioni sul tavolo e una reale possibilità di disgelo. Ma l’incidente del pallone probabilmente significa che il disgelo è rinviato a tempo indeterminato

Giulia Calvani

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